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Regolamenti turistici

Venezia: l’opposizione chiede una moratoria e un nuovo confronto sugli affitti brevi

I consiglieri Ticozzi e Gasparinetti sollecitano il Comune di Venezia ad aprire una discussione partecipata con cittadini e associazioni di categoria

Paolo Ticozzi, Partito Democratico

Paolo Ticozzi, Partito Democratico

Il dibattito sugli affitti brevi torna a infiammare Ca’ Farsetti. A più di tre anni dall’entrata in vigore dell’emendamento Pellicani — che dal luglio 2022 consente al Comune di Venezia di intervenire con norme proprie in materia — l’opposizione chiede di imprimere una svolta.

I consiglieri comunali Paolo Ticozzi (Partito Democratico) e Marco Gasparinetti (Terra e Acqua) hanno infatti presentato due proposte: una moratoria immediata sulle nuove locazioni turistiche e un’istruttoria partecipata per riscrivere il regolamento comunale. Le due iniziative, già illustrate in commissione, sono sostenute anche dai gruppi di Verde e Progressista, Venezia è Tua e Movimento 5 Stelle, che hanno raccolto le firme necessarie per chiedere la convocazione della IX commissione consiliare.

“Il regolamento elaborato dalla maggioranza di centrodestra — spiega Ticozzi — si è impantanato perché non è stato condiviso con le categorie né con la cittadinanza. Chiediamo di riaprire la discussione coinvolgendo tutti, dai proprietari ai residenti, per arrivare a un testo davvero rappresentativo della città.”

Gasparinetti aggiunge: “La moratoria serve come misura d’urgenza per fermare l’espansione incontrollata degli affitti turistici. Poi bisogna scrivere insieme un regolamento chiaro e sostenibile, che tuteli Venezia e chi la vive ogni giorno.”

Le opposizioni chiedono dunque al Comune di muoversi in tempi rapidi per riportare il tema in Consiglio e avviare un percorso di confronto pubblico. Un passo che, secondo loro, potrebbe segnare un cambio di rotta nella gestione del delicato equilibrio tra turismo e residenzialità nel centro storico lagunare.

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