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Sciopero dei rifiuti

Sciopero record dei lavoratori dell’igiene ambientale in Veneto: adesioni oltre l’80% in tutte le province

Da Treviso a Belluno, da Rovigo a Verona, centinaia di addetti alla raccolta e al trasporto rifiuti hanno incrociato le braccia per chiedere rinnovo del contratto, tutele sulla sicurezza e salari adeguati all’inflazione

Foto dello sciopero

Foto dello sciopero

Giornata di stop per l’igiene ambientale in tutto il Veneto: oggi, venerdì 17 ottobre, i lavoratori e le lavoratrici del settore raccolta e trasporto rifiuti hanno partecipato in massa allo sciopero indetto dai sindacati Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel. In regione, l’adesione ha superato l’80% degli 8.500 addetti complessivi, con punte del 90% a Belluno e Rovigo, dove la rodigina Ecoambiente ha registrato un picco del 95%.

Anche nelle altre province i numeri parlano chiaro: a Verona l’adesione ha superato il 70% presso Amia, mentre nel Vicentino Soraris ha raggiunto il 96% e Agno Chiampo Ambiente il 95%. Nel Veneziano, il Gruppo Veritas ha visto il 70% dei dipendenti in sciopero. Infine, in provincia di Padova Etra ha registrato il 90%, e Savno, nel Trevigiano, l’80%.

Alla base della mobilitazione c’è il mancato rinnovo del contratto nazionale, scaduto da dieci mesi, e la chiusura dei datori di lavoro di fronte alle richieste dei sindacati. Tra le principali rivendicazioni, oltre all’adeguamento dei salari all’inflazione, ci sono la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e risposte concrete alle trasformazioni del settore, sempre più segnato da carichi pesanti, soprattutto con il porta a porta, e da una classificazione del personale che non riflette più le reali mansioni, in particolare negli impianti di trattamento e smaltimento.

I sindacati denunciano anche le limitazioni imposte dal diritto di sciopero, che rischiano di peggiorare, e la necessità urgente di ridurre gli incidenti sul lavoro, spesso gravi o mortali. Una maggiore trasparenza e corretta applicazione dei contratti nei cambi d’appalto è ritenuta fondamentale per proteggere i lavoratori.

A Treviso, centinaia di dipendenti si sono radunati davanti al Municipio, dove una delegazione sindacale ha incontrato il sindaco Mario Conte, in qualità di presidente di Anci Veneto, per discutere le problematiche del settore.

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