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Agitazione sindacale

Elezioni sindacali sospese a Montecchio Maggiore, il giudice congela la consultazione interna alla Fis tra polemiche e ricorsi

La decisione del tribunale di Vicenza blocca le votazioni dei rappresentanti dei lavoratori nella storica industria chimica veneta dopo l’esclusione dei candidati Usb

La sede FIS a Montecchio Maggiore

La sede FIS a Montecchio Maggiore

Clima di forte tensione alla Fis, uno dei principali poli chimici del Veneto, dove il giudice del lavoro di Vicenza ha sospeso le elezioni interne per il rinnovo della Rsu. La decisione è arrivata dopo che la commissione elettorale aziendale aveva escluso quattro candidati della Usb, motivando la scelta con la loro iscrizione recente al sindacato. Una mossa che il magistrato ha giudicato controversa, riservandosi ora di decidere nel merito.

A denunciare il provvedimento e a mobilitare i colleghi è stato il sindacato Usb, che questa mattina, 17 ottobre, ha organizzato un sit-in davanti alla sede della Fis a Montecchio Maggiore. «È una decisione storica, mai nel panorama sindacale veneto si era visto un provvedimento simile», spiegano Claudio Germano Raniero, segretario vicentino della Usb, e Massimo D’Angelo, responsabile Usb per il lavoro privato in Veneto.

La tensione nasce da mesi di scontri tra Usb e le sigle Filctem, Femca e Uiltec, legate rispettivamente a Cgil, Cisl e Uil, ritenute più concilianti con la direzione aziendale. La Usb, invece, punta su una linea più dura e critica verso le politiche salariali del vertice della Fis. Secondo i rappresentanti del sindacato di base, l’azienda avrebbe «preso le parti della triplice» per arginare le rivendicazioni della Usb.

Uno dei casi più emblematici riguarda Giuseppe Morello, operaio molto noto tra i colleghi, licenziato dopo aver criticato un sindacalista della Filctem. Il giudice aveva però sospeso il licenziamento e Morello è rientrato in fabbrica, candidandosi poi alla Rsu insieme ad altri tre iscritti Usb, esclusi dalla commissione elettorale. «La motivazione ufficiale non regge – attaccano Raniero e D’Angelo – tutti i lavoratori hanno diritto a candidarsi secondo la legge».

Le polemiche si estendono anche alla presunta ingerenza del direttore del personale della Fis, Gaetano Russo, che secondo Usb avrebbe partecipato alle riunioni della commissione elettorale, acuendo i sospetti di favoritismi verso le sigle tradizionali. «Questa liaison pericolosa tra azienda e triplice lede i diritti democratici dei lavoratori», denuncia Raniero durante il sit-in.

Dopo aver tentato senza successo un ricorso presso il Comitato dei garanti dell’Ispettorato del lavoro, Usb ha quindi presentato un’istanza urgente al tribunale. Il giudice ha ritenuto fondate le contestazioni, sospendendo le elezioni e aprendo la strada a una decisione definitiva.

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