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L'alleanza

A Padova nasce un’alleanza tra fisioterapisti e associazioni dei pazienti: “Insieme per una riabilitazione più umana ed efficace”

L’Ordine dei Fisioterapisti di Venezia, Padova e Rovigo avvia un dialogo strutturato con 13 associazioni del territorio

A Padova nasce un’alleanza tra fisioterapisti e associazioni dei pazienti: “Insieme per una riabilitazione più umana ed efficace”

Foto dell'incontro

Un patto simbolico e operativo tra chi cura e chi ogni giorno affronta la malattia: è quanto si è concretizzato oggi al Centro Universitario Padovano, dove l’Ordine dei Fisioterapisti (OFI) di Venezia, Padova e Rovigo ha incontrato 13 associazioni di pazienti attive nel territorio, con l’obiettivo di costruire una rete stabile di confronto e collaborazione per migliorare l’accesso e la qualità dei servizi riabilitativi.

Un’iniziativa senza precedenti per l’Ordine, che ha deciso di mettere al centro la voce dei pazienti, in un momento storico in cui il Servizio Sanitario Nazionale è sottoposto a forti pressioni, e la riabilitazione rappresenta un’area strategica spesso trascurata.

Papa (OFI): «Serve un nuovo modello centrato sulla persona, non sulla burocrazia»

«Non possiamo permettere che la sostenibilità diventi l’alibi per giustificare inefficienze o tagli» ha detto in apertura Angelo Papa, presidente dell’OFI Venezia, Padova e Rovigo. «Serve invece un uso intelligente delle risorse, partendo da una domanda chiara: cosa è veramente utile per il paziente? La risposta la si può trovare solo ascoltando i pazienti stessi».

Una visione condivisa anche da Erica Canton, consigliera dell’Ordine e promotrice dell’iniziativa, che ha illustrato il ruolo sempre più articolato del fisioterapista nel sistema sanitario, «un professionista a 360 gradi, dalla terapia intensiva alla riabilitazione domiciliare, passando per la prevenzione e l’educazione sanitaria».

Canton ha ricordato come questo incontro locale si inserisca nel solco di un protocollo d’intesa nazionale firmato dalla Federazione FNOFI con organizzazioni come Cittadinanzattiva, FISH, As.Ma.Ra. e Associazione Parkinson, per promuovere una sanità partecipata, fondata su fiducia, dialogo e cooperazione.

Le associazioni: «Punti di forza e fragilità, ma il cambiamento è possibile»

Dopo gli interventi istituzionali, spazio alle voci delle associazioni, che hanno condiviso esperienze, difficoltà e proposte. Dai percorsi discontinui di riabilitazione, alla carenza di personale specializzato, fino alla necessità di una maggiore formazione dei caregiver, i rappresentanti delle realtà associative hanno messo sul tavolo un quadro vivido delle sfide quotidiane affrontate da migliaia di pazienti.

Tra le sigle presenti: A.Ma.R.V., AISF, ASLA, Miastenia, Bronchiectasie, Parkinson Padova, UILDM, Daccapo – Trauma Cranico, Prader-Willi, Volontà di Vivere, e altre. Un coro di esperienze diverse, ma unite dalla volontà di costruire soluzioni concrete.

Una rete permanente per la riabilitazione: nasce la proposta

A chiudere l’incontro è stata una tavola rotonda moderata da Giovanni Volpe, consigliere OFI, che ha messo nero su bianco la volontà comune: istituire incontri periodici, attivare tavoli tematici, e costruire una rete permanente tra Ordine e associazioni, fondata sul reciproco ascolto e sulla condivisione di buone pratiche.

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