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Politica - Elezioni Regionali 2025
19.10.2025 - 19:43
Fabio Bui ha ufficializzato la candidatura alla Presidenza della Regione del Veneto, sostenuto dai Popolari per il Veneto.
In un contesto segnato da disillusione e richiesta di discontinuità, rilancia un progetto fondato su un’autonomia effettiva, sul coinvolgimento dei cittadini e sulla centralità dei territori.
“I veneti si sentono traditi”, ha esordito Bui, spiegando la genesi del suo movimento popolare. “Da anni ci viene promessa l’autonomia e ogni volta ci fermano a Roma”. A suo giudizio, la regione non è più una periferia dell’Italia, ma parte integrante dell’Europa.
La piattaforma presentata è netta: un soggetto politico regionale ispirato al popolarismo europeo, un “partito del territorio” che vada oltre le liste civiche, con l’ambizione di durare e rappresentare lavoro, impresa, famiglie e comunità.
Tra le priorità indicate, figura l’obiettivo di uno statuto speciale per governare sanità, formazione, trasporti e politiche sociali in modo coerente con le esigenze del territorio.
Sul piano infrastrutturale, Bui propone la realizzazione del “Porto delle Venezie (Trieste–Venezia–Ravenna)” e di un grande hub ferroviario a Verona, così da riposizionare il Veneto al centro dei flussi europei di merci.
In prospettiva urbanistica e ambientale, punta inoltre alla creazione di una “megalopoli verde”: cinque milioni di abitanti distribuiti in un’area che integri città, borghi, montagna e campagna, da vivere non soltanto come spazio produttivo, ma come comunità.
“Dico agli elettori che si sentono delusi: non sprecate questa occasione”, ha sottolineato. “Dopo anni di promesse mancate, il Veneto può tornare a contare, ma solo se i veneti tornano a crederci”. Il suo appello è a non delegare ma a partecipare: “O il Veneto decide per sé, o qualcun altro deciderà per noi”.
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