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Attualità
20.10.2025 - 14:50
Michele Varotto
L’aumento di due punti percentuali dell’aliquota IRAP sulle compagnie assicurative, previsto nelle bozze della prossima Legge di Bilancio 2026, non convince Confartigianato Imprese Veneto, che lancia un appello al Governo: “Il rischio è quello di un effetto boomerang per tutto il comparto produttivo, soprattutto per le imprese del trasporto e della logistica, già alle prese con costi assicurativi insostenibili”.
A intervenire è Michele Varotto, presidente della Federazione Trasporti di Confartigianato Veneto, che esprime “profonda preoccupazione” per l’impatto concreto che la misura potrebbe avere sul sistema delle PMI. Secondo l’associazione, l’incremento previsto per il triennio 2026-2028 finirà per tradursi in nuovi rincari dei premi assicurativi, andando a colpire soprattutto i settori già esposti ai maggiori rischi.
“Nel nostro settore – spiega Varotto – i costi assicurativi sono già oggi un macigno: RCA, coperture per mezzi pesanti, polizze merci, rischi industriali. In alcuni casi si sono già registrati aumenti fino al 40%. Ora, con l’aumento dell’IRAP, le compagnie assicurative potrebbero scaricare questi costi sulle imprese, aggravando ulteriormente la situazione”.
Un problema che rischia di generare ricadute a catena: aumento dei costi di esercizio, perdita di competitività, riduzione dei margini, possibile aumento dei prezzi per i consumatori finali. E tutto ciò – sottolinea l’associazione – senza un reale beneficio per il gettito fiscale, se a pagare sono le imprese che producono e garantiscono servizi essenziali.
Confartigianato Veneto chiede al Governo una riflessione seria e un monitoraggio costante degli effetti di questa misura. “Servono misure di mitigazione per i settori più colpiti – conclude Varotto – come crediti d’imposta o esenzioni mirate, soprattutto nel trasporto merci e nella logistica, comparti strategici per l’economia del Paese”.
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