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Salute regionale

Autunno: tornano COVID e influenza, ma gli ospedali veneti reggono l'ondata

I centri sanitari regionali hanno anticipato il ritorno delle infezioni respiratorie stagionali, con la situazione in corsia che resta sotto controllo

Foto di repertorio

Foto di repertorio

Il Veneto si prepara alla stagione autunnale con una leggera ripresa delle infezioni respiratorie acute, tra cui anche i casi di COVID-19. È quanto emerge dall’ultimo Rapporto sull’andamento delle infezioni respiratorie acute in Veneto, elaborato dal Servizio Epidemiologico Regionale di Azienda Zero, che fotografa la situazione sanitaria nelle ultime settimane di settembre e nella prima metà di ottobre.

Secondo i dati raccolti, i contagi da coronavirus sono in crescita moderata, con un tasso di positività di circa 7,8 casi ogni 100.000 abitanti. Anche i ricoveri ospedalieri mostrano un lieve aumento, ma restano su livelli contenuti e non mettono sotto pressione le strutture sanitarie.

Negli ospedali veneti e nei Pronto soccorso, non si registrano anomalie negli accessi per problemi respiratori rispetto agli anni passati. La rete di laboratori RespiVirNet segnala invece un aumento delle identificazioni di SARS-CoV-2, ma sottolinea che la circolazione del virus resta modesta, soprattutto se confrontata con altri agenti respiratori come il rhinovirus, responsabile dei comuni raffreddori.

Sul fronte delle sindromi simil-influenzali (ILI), i medici di famiglia e i pediatri iniziano a segnalare un aumento dei casi: l’incidenza è salita a 6,1 per 1.000 abitanti, segnale che indica l’avvio della stagione autunno-inverno 2025/2026.

A fronte di questa situazione, la Regione Veneto ha avviato il 1° ottobre la nuova campagna di vaccinazione contro l’influenza e il COVID-19. L’invito alla popolazione, in particolare agli over 60 e alle persone fragili, è quello di immunizzarsi per prevenire le forme gravi e ridurre il rischio di ricoveri e accessi impropri al Pronto soccorso.

La vaccinazione resta l’arma più efficace per proteggere se stessi e gli altri dalle complicanze legate ai virus respiratori”, sottolinea la Direzione Prevenzione della Regione. Un messaggio chiaro, in vista dei mesi più freddi, per mantenere il Veneto in salute senza allarmi ma con la prudenza di sempre.

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