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Milano-Cortina 2026

La pista da bob di Cortina pronta prima dei tempi: “Più veloci dei cinesi”

A poco più di tre mesi dai Giochi invernali, il Veneto si prepara a ospitare atleti da tutto il mondo. Il ministero delle Infrastrutture annuncia un piano da 3,4 miliardi per opere destinate a restare sul territorio

Foto dei lavori alla pista da bob

Foto dei lavori alla pista da bob

Conto alla rovescia per Milano-Cortina 2026: mancano esattamente 108 giorni ai giochi. Oltre 90 Paesi in gara, più di 3.500 atleti e un totale di 195 medaglie: sono questi i numeri della nuova edizione, che promette di essere la più diffusa e partecipata di sempre.

Durante la Giornata mondiale della Statistica, il ministero delle Infrastrutture ha tracciato un bilancio che racconta come lo sport invernale si sia trasformato nel tempo. Dalle Olimpiadi del 1956, interamente disputate a Cortina con 32 nazioni e 821 atleti, si è passati a una manifestazione estesa su oltre 22.000 chilometri quadrati, con sedi di gara che vanno da Milano a Livigno, da Bormio a Verona, passando per Predazzo, Tesero, Anterselva e naturalmente Cortina d’Ampezzo.

Un’Italia che unisce città e montagne, innovazione e tradizione, con infrastrutture pensate per restare anche dopo i Giochi. “Abbiamo 3,4 miliardi di euro di interventi, di cui circa la metà destinati a lasciare un’eredità duratura per il territorio”, ha dichiarato l’architetto Fabio Massimo Saldini, amministratore delegato di Simico (Società Infrastrutture Milano Cortina), intervenendo a Padova durante l’evento Direzione Nord-Est.

Saldini ha assicurato che i lavori nei sette impianti principali — dallo Sliding Center di Cortina allo Snow Park di Livigno — saranno completati nei tempi. “Mi avevano detto che in Cina ci avevano messo 700 giorni per omologare la pista da bob, ma sapevo che i nostri artigiani veneti non avrebbero sfigurato. Non potevo dirlo, ma ero certo che saremmo stati più veloci”.

E infatti, la pista di bob di Cortina è ormai pronta: gli azzurri hanno già iniziato gli allenamenti in vista delle competizioni internazionali di novembre. Anche il Palazzo del Ghiaccio di Cortina è operativo, mentre i lavori all’Arena di Verona proseguono spediti.

Resta invece aperto il capitolo delle infrastrutture stradali. A breve sarà pubblicato il bando per il lotto di Longarone, atteso da decenni. Un intervento simbolico, che testimonia quanto il Veneto stia ancora correndo per farsi trovare pronto all’appuntamento olimpico.

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