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Dove raccogliere castagne in Veneto: i migliori luoghi per una giornata d’autunno tra natura e tradizione

Dai boschi del Montello alle colline di Marostica, passando per il Cansiglio e il Monte Grappa

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Foto di repertorio

Con l’autunno alle porte, i boschi del Veneto si tingono di colori caldi e si trasformano in mete perfette per una delle attività più amate della stagione: la raccolta delle castagne. Un’esperienza che unisce passeggiate nella natura, tradizioni popolari e sapori autentici, a patto di rispettare le regole locali e l’ambiente che ci ospita.

Dal Trevisano al Vicentino, fino alle aree più montane del Bellunese, ecco alcuni dei luoghi migliori dove andare a castagne in Veneto, ideali per famiglie, escursionisti e appassionati di natura.

1. Montello (TV)

Uno dei polmoni verdi più conosciuti della provincia di Treviso, il Montello è da sempre una delle destinazioni predilette per la raccolta delle castagne. I sentieri, immersi nei boschi misti, offrono ottimi punti per trovare castagneti, soprattutto nella zona di Volpago del Montello e Nervesa della Battaglia. Attenzione però: molte aree sono private o regolamentate, quindi è importante informarsi in anticipo

2. Colline di Marostica e Pian di Granezza (VI)

Tra le colline di Marostica, famose anche per la castagna “marrone di Marostica IGP”, si trovano numerosi itinerari che attraversano castagneti secolari. Il periodo migliore è la seconda metà di ottobre. Da non perdere anche le zone attorno a Pian di Granezza, sull’Altopiano di Asiago, ideali per camminate panoramiche.

3. Cansiglio (TV-BL)

Un altro scrigno naturale del Veneto è la Foresta del Cansiglio, al confine tra le province di Treviso e Belluno. Sebbene sia un’area protetta e la raccolta sia regolamentata, in alcuni tratti è possibile trovare castagne selvatiche. È consigliabile parcheggiare l’auto e muoversi a piedi lungo i percorsi segnati.

4. Monte Grappa (TV-VI-BL)

Anche il Massiccio del Grappa, con i suoi versanti tra le province di Treviso, Vicenza e Belluno, è una zona ricca di castagni, soprattutto nei pressi di Seren del Grappa e Crespano. Ideale per chi cerca luoghi meno affollati ma altrettanto suggestivi.

5. Valdobbiadene e Colli del Prosecco (TV)

Conosciuta per le bollicine, Valdobbiadene e i Colli del Prosecco nascondono anche sentieri in cui crescono castagni spontanei. Tra San Pietro di Barbozza, Santo Stefano e le colline circostanti, si può unire una passeggiata nel verde a una tappa golosa in una delle osterie locali.

Regole e buone pratiche

Chi desidera andare a castagne deve ricordare che:

  • Non tutte le zone sono libere alla raccolta: in molti comuni è necessario un permesso (spesso gratuito) o ci sono limiti di quantità (di solito 2 kg a persona).

  • Raccogli solo castagne cadute naturalmente: non scuotere gli alberi né danneggiare i rami.

  • Usa cesti o sacchetti in tessuto, mai sacchetti di plastica.

  • Rispetta la proprietà privata e i sentieri tracciati.

  • Controlla sempre i regolamenti comunali o delle aree naturalistiche prima della gita.

Un rituale d’autunno

Andare a castagne è molto più di una semplice raccolta: è un rituale stagionale che unisce generazioni, invita al rispetto della natura e offre l’occasione per riscoprire un Veneto autentico, fatto di piccoli borghi, boschi silenziosi e profumi antichi.

E alla fine della giornata? Castagne arrosto, vin brulè e un po’ di meritato riposo.

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