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Pedemontana Veneta, il M5S lancia l’allarme PFAS: "Servono tutele immediate per la salute dei cittadini"

Il deputato veneto Enrico Cappelletti sollecita l’intervento del Ministero della Salute

Pedemontana

Vista aerea della Pedemontana

L’ombra lunga dei PFAS torna a preoccupare il Veneto. Dopo la conclusione delle indagini sull’impatto ambientale dei cantieri della Superstrada Pedemontana Veneta, che ipotizzano reati gravi come inquinamento ambientale, omessa bonifica e mancato ripristino dei suoli, il deputato del Movimento 5 Stelle Enrico Cappelletti ha presentato un’interrogazione urgente al Ministro della Salute, chiedendo chiarimenti e interventi rapidi per proteggere la salute pubblica.

"La nostra preoccupazione – spiega Cappelletti – riguarda soprattutto i rischi per la salute umana derivanti da eventuali contaminazioni, in particolare da sostanze perfluoroalchiliche, i cosiddetti PFAS, già tristemente noti in molte aree del Veneto".

Le denunce delle associazioni ambientaliste locali hanno acceso i riflettori su presunte gestioni irregolari dei lavori nella tratta pedemontana, portando la magistratura vicentina ad aprire un’inchiesta che ora potrebbe avere conseguenze significative.

"È inaccettabile – continua Cappelletti – che un’opera pubblica già duramente contestata per i costi e i debiti generati, possa rappresentare anche una minaccia sanitaria e ambientale. Serve la massima trasparenza e soprattutto la certezza che nessun cittadino venga esposto a nuovi rischi".

Il Movimento 5 Stelle chiede che il governo attivi strumenti di monitoraggio sanitario e ambientale nelle aree interessate dalla Pedemontana e che vengano rese pubbliche le informazioni sugli eventuali livelli di contaminazione già rilevati.

“È nostro dovere – conclude il parlamentare – continuare a vigilare affinché la Pedemontana non si trasformi da opera incompiuta a emergenza ambientale"-

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