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Attualità
22.10.2025 - 14:11
Foto di repertorio
Ospedale di Vittorio Veneto, Casa e Ospedale di Comunità, personale sanitario in fuga, reparti ridotti all'osso e attese per servizi essenziali: i sindaci del comprensorio alzano la voce e chiedono all'ULSS 2 risposte concrete e tempestive.
Nel municipio vittoriese si è tenuto un incontro cruciale tra i primi cittadini di otto Comuni dell’area e il direttore generale dell’ULSS 2, Francesco Benazzi. Obiettivo: fare il punto sull’effettivo stato della sanità nel Vittoriese, dopo le promesse della primavera scorsa. Sul tavolo, l’analisi dello stato di avanzamento dei progetti finanziati con fondi PNRR e DL 34/2020 e, soprattutto, le gravi criticità organizzative che continuano a penalizzare il presidio di Vittorio Veneto.
Uno dei nodi principali resta il personale medico: in tutta l’azienda ULSS 2 mancano 85 medici, di cui metà sono anestesisti. Una carenza che incide pesantemente sulla possibilità di effettuare interventi chirurgici, in particolare in chirurgia generale e maxillofacciale. Benazzi ha annunciato un imminente concorso per 125 operatori sanitari, di cui 46 solo nel distretto Conegliano–Vittorio Veneto. Ma il vero ostacolo resta l’attrattività: la posizione geografica “periferica” e stipendi poco competitivi scoraggiano le candidature.
Torna in funzione l’ambulatorio di gastroenterologia endoscopica, con nuovi macchinari e personale del reparto chirurgico a garantire il servizio. Sul piano strutturale, il pronto soccorso di Vittorio Veneto sarà rinnovato: partono a novembre i lavori per 250.000 euro, che comprendono anche il recupero di spazi oggi usati dagli autisti, un nuovo ambulatorio per i codici arancioni e miglioramenti per la privacy dei pazienti.
Buone notizie anche per l’Ospedale di Comunità, i cui lavori edilizi e impiantistici sono stati completati, ma restano in attesa di arredi e attrezzature. La Terapia intensiva, invece, potrà contare su un finanziamento complessivo di 5,47 milioni di euro, ma è ancora in fase di progettazione. Più complessa la situazione della Terapia semintensiva, i cui lavori – dopo la rescissione del contratto con l’impresa appaltatrice – sono slittati al 2026.
In via di completamento anche la Casa di Comunità a Serravalle: i lavori impiantistici sono al 95% e mancano solo il collaudo e gli arredi. I medici di base di Vittorio Veneto saranno i primi protagonisti della nuova struttura, che punta a diventare punto di riferimento sanitario di prossimità.
Decisa e compatta la posizione dei sindaci: “Troppo è stato investito su Conegliano, ora è il momento di riequilibrare. Chiediamo il trasferimento di alcune specialistiche a Vittorio Veneto, come l’oculistica, per creare un polo di eccellenza per le patologie testa-collo”.
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