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Elezioni regionali

Centro-sinistra, ecco i volti della sfida in Veneto: sei liste per battere la destra

Le opposizioni scendono in campo con un ampio schieramento di candidati nelle sette circoscrizioni regionali. Dal PD al Movimento 5 Stelle, da Alleanza Verdi Sinistra alle liste civiche

Infografica dei candidati del Centro Sinistra

Infografica dei candidati del Centro Sinistra

Il centro-sinistra veneto ha ufficializzato le proprie liste per le elezioni regionali del 23 e 24 novembre 2025, presentando un fronte articolato su sei formazioni che puntano a contendere la guida della Regione alla destra. Centinaia di candidati si preparano a sfidare l'attuale maggioranza, portando in tutte e sette le circoscrizioni provinciali nomi nuovi e volti già noti della politica locale, in quella che si annuncia come una delle sfide elettorali più partecipate degli ultimi anni.

 

Il Partito Democratico schiera le sue liste in tutte le province con candidature che mescolano esperienza amministrativa e nuove leve, puntando su una presenza capillare in tutto il territorio regionale. A Belluno corrono Susy Candiago, Luca Balbinot, Yuki D'Emilia, Alessandro Del Bianco e Irma Visalli, mentre a Padova si presenta una delle liste più corpose con nove candidati: Vanessa Camani, Andrea Micalizzi, Sabrina Doni, Alessandro Dal Corso, Eleonora Guizzaro, Stefano Pozzi, Virginia Libero, Luciano Sguotti e Franca Bortolamei, a testimonianza del peso strategico della provincia nel panorama regionale. A Rovigo lista più contenuta con Angelo Zanellato, Emanuela Pizzardo, Nicola Zanca, Michela Valentini e Stefano Borile, mentre a Treviso tornano nove nomi tra cui Claudio Beltramello, Elisamaria Bressan, Lorenzo Fabbian, Barbara De Nardi, Paolo Galeano, Sandra Sofia Perulli, Omar Lapecia Bis, Antonella Tocchetto e Raffaele Marcon. A Venezia il PD schiera Jonatan Montanariello, Francesca Bressanin, Gabriele Bolzoni, Irina Drigo, Marco Ferrero, Margherita Lachin, Enrico Franchin, Monica Sambo e Gianluca Trabucco, puntando su un mix di giovani e figure con esperienza amministrativa consolidata. A Verona nove candidati: Alessio Albertini, Anna Maria Bigon, Maurizio Cassano, Katty Gerardo, Guglielmo Frapporti, Sara Gini, Mattia Mosconi, Elisa La Paglia e Gianpaolo Trevisi, mentre a Vicenza chiudono Chiara Luisetto, Luca Cislaghi, Carole Ngah Biloa, Antonio Marco Dalla Pozza, Ilaria Sbalchiero, Maurizio Fipponi, Mattea Stella, Diego Zaffari e Ginevra Zanetti.

 

La lista Uniti per Manildo Presidente porta in campo candidature che spaziano dalle nuove generazioni ai volti più esperti della politica veneta, con una particolare attenzione all'inclusività e alla rappresentanza generazionale. A Venezia otto candidati: Sara Moretto di Portogruaro, Giovanni Leone di Catania, Agnese Bettarelli detta "Agnese" di Lagosanto appena ventenne, Davide Bergantin, Monica Busetto, Paolo Bonafè, Franco Vianello Moro Cajero e Fosca Moro, una squadra che mescola gioventù ed esperienza amministrativa. A Padova si presenta una lista altrettanto articolata con nove nomi: Silvia Fattore di Camposampiero, Antonino Pipitone di Marsala, Monica Balbinot di Vittorio Veneto, Simone Loddoni di Nuoro, Maria Antonietta Auditore di Messina, Innocente Marangon detto Stefano di Udine, Ilaria Storti di Valdagno, Valentino Pittarello e Cristiana Zangrossi, dimostrando un'apertura territoriale che va oltre i confini regionali. A Treviso corrono Nicolò Maria Rocco, Maria Gomierato, Carlo Boscardin di Padova, Elena Bandiera, Raffaele Martin di Venezia, Martina De Bortoli, Federico Barbisan, Loretta Bettiol e Francesco Secchieri, mentre a Vicenza la lista comprende Maurizio Scalabrin, Francesca Carampin, Andrea Comberlato di Mykolajiv, Rosaria Graziani, Luigi Creazzo, Valentina Pegoraro di Padova, Giuseppe Maria Toscano di Reggio Calabria, Ilaria Storti e Edoardo Vajente. A Rovigo lista più ridotta ma con candidati presenti anche in altre province: Giuseppe Maria Toscano di Reggio Calabria, Valentina Pegoraro di Padova e Gianfranco Spada, a Verona otto nomi tra cui Annalisa Nalin, Paolo Ceolini, Giovanna Dall'Ora, Lorenzo Dalai, Nicoletta Scrivo, Giacomo Piva, Valentina Pegoraro di Padova e Nicolò Maria Rocco di Treviso, mentre a Belluno chiudono Giorgio Azzalini, Alessandra De Bettin e Andrea De Bortoli di Bassano del Grappa.

 

Il Movimento 5 Stelle presenta candidature in tutte le province con una strategia particolare che vede alcuni nomi ricorrenti in più circoscrizioni: Marco Paccagnella risulta candidato in ben quattro territori diversi (Belluno, Padova, Rovigo e Venezia), segno evidente del tentativo di massimizzare la presenza pentastellata sul territorio regionale attraverso figure di riferimento riconosciute. A Belluno la lista è guidata da Caterina Scapin di Schio, affiancata da Paccagnella e Barbara Lando, una formazione compatta che punta su nomi già noti nel bellunese. A Padova, circoscrizione con il maggior numero di candidati pentastellati, oltre a Paccagnella troviamo Daniano Biasiolo, Silvia Schiavon, Ornella Marangon di Rovigo, Giacomo Cusumano, Tamara Lazzarin e Nicola Pizzato, sette candidati che coprono diverse sensibilità territoriali della provincia. A Rovigo la compagine è più ristretta ma non meno significativa con Elena Suman, Paccagnella ed Enrica Muraro di Legnago, mentre a Treviso corrono sette candidati che rappresentano la varietà del territorio: Marco De Blasis di Melbourne, Maria Angela Ferri di Oderzo, Isac Lodi Casagrande, Lara Pianta di Venezia, Paolo De Bianchi, Lucia Merenda di Eraclea e Renato Cesaro. A Venezia ben nove nomi compongono una delle liste più ampie del M5S: Flavio Baldan, Manuela Calzavara, Andrea De Carlo di Motta di Livenza, ancora Lucia Merenda di Eraclea e Lara Pianta di Venezia, Paccagnella, Maria Angela Ferri di Oderzo, Michele Gatti e Franco Kerstulovich, una squadra che intreccia diverse provenienze territoriali. A Verona la lista comprende Giuseppe Rea di Casalmaggiore, Maura Zambon, Angelo Lodola, Bianca Squassabia, Marco Martini, Lucia Brugnoli di Cavalese, Mario Borrata di Caserta, Anca Mihaela Pasare di Craiova e Francesco Zagami di Herford, con una significativa presenza di candidati nati fuori regione che testimonia l'apertura del movimento, mentre a Vicenza chiudono Simone Contro, Monica Gios, Edoardo Bortolotto di Milano, Michela Chimetto, Aurelio Marini, Francesca Stammelluti di Napoli e Igor Ferrazzi.

 

La lista civica Le Civiche Venete per Manildo Presidente punta forte su candidati giovani e radicamento locale, con alcune presenze strategiche in più circoscrizioni per garantire una copertura territoriale efficace. A Vicenza nove candidati guidati da Michela Meggiolaro, seguita da Gianfranco Cipresso, Antonella Bizzotto, il giovanissimo Jacopo Ongaro classe 2006 che rappresenta la nuova generazione della politica veneta, Martina Panzolato, Giovanni Menegato, Micaela Corà, Andrea Regosa di Asolo e Maria Luisa Mischi, una lista che spazia dalle nuove leve agli over settanta. A Verona altra lista con forte presenza giovanile: Beatrice Verzé, Alberto Campanini, Francesca Capobianco, Andrea Cordioli, Giulia Cordioli, Damiano Fermo, Elisa Ferrarini, Michele Veronesi e Yasmine Razouali, anche lei giovanissima nata nel 2005, a dimostrazione della volontà di intercettare il voto delle nuove generazioni. A Venezia nove candidati tra cui Marco Gasparinetti di Udine, figura di riferimento delle battaglie civiche veneziane, Alice Zanetti, Giorgio Maschietto, Luana Momesso, Federico Caldura di Traunstein, Roberta Bertazzolo di Camposampiero, Fabio Bevilacqua, Sara Vanin di Bolzano e Ivo Martinelli, mentre a Treviso Francesco Sardo Infirri guida la compagine con Rossella Cendron, Pietro Sala, Caterina Dozzo, Andrea Regosa di Asolo, Claudia Cadonà, Ivo Bonotto, Antonella Bizzotto di Bassano del Grappa e Andrea Conson. A Rovigo lista più snella con cinque candidati: Vinicio Piasentini, Arabella Brognara, Andrea Micheletti, Giorgia Brandolese e Sandro Vidali, mentre a Padova otto nomi tra cui spicca Arturo Lorenzoni, figura centrale dell'opposizione regionale, affiancato da Annalisa Di Maso di San Giovanni Rotondo, Filippo Rosaspina, Evelyn Nwoakenye della Nigeria, Renzo Volpin, Sara Vanin di Bolzano, Giovanni Menegato di Vicenza e Rossella Cendron di Treviso. A Belluno chiudono Biagio Giannone, Antonella Vettore, Caterina Dozzo di Treviso e Manlio Poto, una formazione ridotta numericamente ma rappresentativa del territorio montano.

 

Alleanza Verdi Sinistra presenta candidature articolate in tutte le province privilegiando figure con esperienza nelle battaglie ambientaliste, nei diritti civili e nella politica dei movimenti, portando avanti una proposta che intreccia ecologia e giustizia sociale. A Vicenza nove candidati: Adriana Carotti, Renzo Masolo di Bassano del Grappa, Erica Ceola, Carlo Cunegato, Rossella Maccà, Fabio Antonio Cappelletto, Paola Baccin di Bassano del Grappa, Davide Grazi di Tortona e Paola Antonia Pellegrini, una squadra che bilancia diverse generazioni e provenienze. A Venezia corrono Franca Marcomin di Colleferro, Gianfranco Bettin, storico esponente dell'ambientalismo veneziano, Anna Messinis, Davide Simonella di Motta di Livenza, Maria Chiara Tosi, Andrea Fumana, Anna Mazzaschi di Cento, Giovanni Marchese e Valentina Marcon di Treviso. A Treviso la lista comprende Andrea Zanoni, Giulia Princivalli di Motta di Livenza, Amedeo Fadini, Mariasole Faloppa, Sandro Fontebasso di Epinal, Lucia Poloniato, Marco Scolese di Vittoria, Lisa Trinca e Gianluca Zanotti di Castelfranco Veneto, mentre a Verona nove candidati: Marco De Pasquale, Barbara Marianna Gelmetti, Michele Bertucco, Maria Grazia De Marchi, Vito D'Incerto Spina, Sonia Giorietto, Francesco Orecchio di Gavardo, Camilla Taddei e Andrea Venzon di Milano. A Rovigo cinque candidati compongono una lista essenziale: Claudio Curina, Serena Gregnanin, Enrico Buoso, Dina Merlo e Angelo Motta, mentre a Padova nove nomi tra cui Elena Ostanel di Motta di Livenza, Alessandro Turetta, Maria Elena Martinez di Bassano del Grappa, Marco Sangati, Lucia Basso, Gianmaria Gioga di Rovigo, Elisabetta Cedretti, Andrea Ruzzante e Francesca Citran. A Belluno chiudono Renzo Masolo di Bassano del Grappa, Lucia Olivotto, Enrico Bacchetti, Iolanda Da Deppo e Rohan Bettega di Delhi, portando anche nella provincia montana la voce dell'ambientalismo organizzato.

 

La lista Pace Salute Lavoro Rifondazione, che unisce Rifondazione Comunista e altre formazioni della sinistra radicale e pacifista, presenta candidature in tutte le province con nomi che intrecciano militanza storica e nuove generazioni impegnate nelle lotte sociali e per i diritti. A Belluno cinque candidati: Giancarlo Garna, Gabriella Cassol, Gabriele Zanella, Daniela Ruffini e Gianluca Schiavon, mentre a Treviso si presenta la lista numericamente più consistente della formazione con ben nove nomi: Gabriele Zanella, Lucia Tundo, Stefano Mandelli, Liliana Salvador detta "Lilli", Marco Tuono, Aurora Allegro, Renato Marangon, Nicoletta Bianchi e Paolo Zanatta, un mix generazionale che testimonia la vitalità della sinistra trevigiana. A Padova nove candidati tra cui Paolo Benvegnù, Giorgia D'Andrea, Bouchaib Tanji, Latifa Akounach, Amady Cisse, Stefania Aquilini, Daniele Raggiotto, Sarah Linda Beidaoui e Mattia Chinello, una lista che esprime la multiculturalità della società padovana contemporanea. A Rovigo cinque nomi: Guglielmo Brusco, Maria Luisa Cestari, Francesco Verza, Latifa Akounach e Paolo Benvegnù, mentre a Vicenza la compagine comprende Marco Orlandi, Silvia Stocchetti, Paolo Benvegnù, Safietou Toure, Marco Fanton, Maria Cristina Giacinti, Francesco Cammelli, Paola Leggieri e Redento Geremia. A Verona corrono Dante Loi, Germana Bagattini, Loris Tomelleri, Diana Caterina Rossi, Luciano Benedetti, Giorgia D'Andrea, Enzo Rossi, Safietou Toure ed El Hadji Moussa Ndiaye, mentre a Venezia la lista è composta da Lisa Gerusa, Bouchaib Tanji, Cristina Ara, Virginio Castellaro, Giulia Diletta Bertazzo, Francesco Sapracordevole, Chiara Bidoia, Giorgio Varisco e Sabrina Vian, chiudendo la presenza della lista in tutte le province venete.

 

Volt Europa, il movimento paneuropeo fondato dopo la Brexit che porta in Italia le istanze federaliste e progressive del continente, presenta una lista di candidati giovani e tecnicamente preparati che attraversano diverse circoscrizioni regionali, anche se la documentazione disponibile non specifica le singole province di candidatura ma elenca i nomi della compagine veneta: Alessandro Zorzi, Margherita Rigoli che compare più volte nei documenti a testimonianza di un ruolo centrale nella lista, Rebecca Parrino, Marco Scattolin, Anastasia Campostrini, Geremia Antonini, Sofia Marchesini, Matteo Battocchio, Luca Bonarrigo, Giovanni Sabbadin, Maja Urukalo, Edoardo Sinigaglia, Lucia Bastarolo, Federico Milani, Mattia Albertin e Luca Ciavarella compongono una squadra che punta su competenze tecniche, visione europea e innovazione digitale, portando nel dibattito politico veneto temi come la transizione ecologica, i diritti digitali e l'integrazione europea in chiave progressista. Un fronte ampio e articolato, dunque, quello che le opposizioni presentano agli elettori veneti, nella speranza di ribaltare gli equilibri politici di una delle regioni storicamente più saldamente governate dal centro-destra, con centinaia di candidati pronti a confrontarsi con l'elettorato su temi che vanno dalla sanità all'ambiente, dal lavoro alla giustizia sociale, dalle infrastrutture alla cultura.

 

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