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La Fondazione Banca del Monte di Rovigo apre le porte del Museo Diocesano alle scuole e alla comunità

Un progetto didattico-culturale gratuito per far conoscere e valorizzare il patrimonio artistico e storico della Cattedrale di Adria

La Fondazione Banca del Monte di Rovigo apre le porte del Museo Diocesano alle scuole e alla comunità

Foto di repertorio

La Fondazione Banca del Monte di Rovigo lancia per l’anno 2025/2026 un importante progetto rivolto a scuole, associazioni, case di riposo e cooperative sociali della provincia, con l’obiettivo di promuovere la conoscenza e la valorizzazione del Museo Diocesano della Cattedrale di Adria.

Dopo il recente riallestimento inaugurato lo scorso 20 marzo, il Museo si presenta oggi come un luogo di incontro tra arte, fede e comunità. Grazie al sostegno della Fondazione, gli istituti scolastici e altri gruppi potranno usufruire di visite guidate gratuite, condotte da operatori specializzati di Pop Out – Cultura, Arte e Turismo S.r.l. Le attività spaziano da percorsi standard sulle collezioni del Museo a visite tematiche di approfondimento storico-artistico, musicale o architettonico, con solo il biglietto d’ingresso a costo agevolato a carico dei partecipanti.

Le iniziative si svolgeranno seguendo il calendario dell’anno scolastico, fino a giugno 2026. Le prenotazioni possono essere effettuate tramite l’apposita scheda disponibile sul sito della Fondazione o richiedendola via email. I gruppi potranno indicare il periodo preferito e il tipo di visita desiderata.

«Con questo progetto desideriamo offrire a scuole e comunità un’occasione concreta per riscoprire il patrimonio culturale e artistico del Museo Diocesano», afferma Giorgio Lazzarini, Presidente della Fondazione Banca del Monte di Rovigo. «È un modo per avvicinare le persone alla bellezza dell’arte come testimonianza viva della nostra storia e del nostro territorio».

«Il Museo Diocesano si conferma un luogo aperto, dove l’arte diventa strumento di conoscenza e di incontro», aggiunge Marco Maran, Direttore del Museo. «Ringraziamo la Fondazione per il sostegno e la sensibilità dimostrata verso la cultura del territorio».

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