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“Le Immagini della Fantasia 2025” invita a riscoprire la meraviglia di “Natura e visioni”

La nuova edizione della rassegna internazionale di illustrazione promossa dalla Fondazione Štěpán Zavřel celebra il legame tra arte e natura, in un viaggio poetico tra sogno, colore e consapevolezza.

“Le Immagini della Fantasia” racconta la casa come luogo dell’anima

Ji-hyun Kim, Un'estate

Camposampiero. Torna anche quest’anno, all’Auditorium Teatro Ferrari, la magia de “Le Immagini della Fantasia”, la rassegna internazionale di illustrazione per l’infanzia promossa dalla Fondazione Štěpán Zavřel di Sarmede. Dal 26 ottobre al 24 novembre 2025, Camposampiero ospiterà una sezione speciale della 43ª edizione, dedicata al tema “Natura e visioni”, a cura di Silvia Paccassoni.

Un tema che invita a fermarsi, ad ascoltare e a guardare. La natura, in questa edizione, diventa racconto, sogno e promessa. Le opere esposte parlano di speranza e di cura, di infanzia e di scienza, di arte e di responsabilità. Sono finestre aperte su mondi possibili, su paesaggi reali e immaginari che chiedono solo di essere osservati con lentezza. Ogni tavola è un piccolo universo, in cui colori e linee diventano voce e memoria, dove la visione si trasforma in un invito a custodire la bellezza che ci circonda.

Camposampiero, che da anni ospita una tappa di questa mostra, rinnova così il suo legame con un progetto culturale che sa parlare a tutti: bambini, insegnanti, famiglie e curiosi. Nelle sale del Teatro Ferrari, i visitatori potranno lasciarsi guidare da illustrazioni che raccontano alberi che respirano, cieli che mutano, creature che abitano l’immaginazione. Accanto alle opere, non mancheranno i laboratori creativi, le letture animate e le visite guidate per le scuole, esperienze pensate per stimolare lo sguardo e la fantasia dei più piccoli, ma anche per restituire agli adulti il gusto della meraviglia.

In un’epoca in cui tutto scorre veloce, “Le Immagini della Fantasia” ricorda l’importanza del tempo lento, dell’attenzione e dell’ascolto. È un viaggio nel cuore della natura, ma anche dentro noi stessi, dove la visione non è solo ciò che vediamo, ma ciò che siamo capaci di immaginare. Perché, come suggerisce il tema di quest’anno, solo chi sa vedere la natura con occhi nuovi può davvero prendersene cura.

Elena Scapin

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