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Politica - Elezioni Regionali 2025
02.11.2025 - 11:45
Foto di repertorio
CNA Padova e Rovigo, che rappresenta migliaia di artigiani e piccole imprese, lancia un appello ai candidati: serve una visione di lungo periodo che rimetta al centro persona, lavoro e impresa. Le micro e piccole aziende, fondamentali per occupazione e innovazione, operano in un contesto complesso tra costi crescenti, carenza di manodopera, burocrazia e ritardi infrastrutturali.
CNA chiede interventi urgenti su viabilità e logistica: completamento della Strada del Santo, della SR10 e del Grande Raccordo Anulare di Padova, oltre alla realizzazione dell’Alta Velocità ferroviaria. Le infrastrutture non sono solo strade ma strumenti di coesione economica.
Accanto a quelle fisiche, servono infrastrutture digitali: fibra ottica in tutte le zone bianche e connessioni ultra-veloci nei distretti produttivi, per non lasciare indietro l’artigianato 4.0.
La crisi abitativa è anche un’emergenza economica: senza alloggi accessibili i lavoratori se ne vanno. CNA propone un nuovo Piano Casa regionale orientato alla rigenerazione urbana e al recupero del patrimonio esistente.
Nelle aree industriali e artigianali si chiedono fondi per manutenzione, sicurezza, efficienza energetica e servizi condivisi.
Sul fronte sociale, la Confederazione punta a un welfare territoriale integrato, in cui pubblico, privato e Terzo Settore collaborino per garantire asili, assistenza, formazione e sanità di prossimità.
Prioritario il rilancio dei distretti produttivi – dal calzaturiero del Brenta al legno del Montagnanese – con misure per internazionalizzazione, digitalizzazione e passaggio generazionale. CNA chiede inoltre di estendere la Zona Logistica Semplificata (ZLS) alle aree produttive padovane, rendendola accessibile anche alle microimprese.
Serve un ponte stabile tra scuola e impresa: più risorse agli ITS, incentivi alle aziende che formano giovani e una nuova comunicazione che restituisca prestigio ai mestieri tecnici e manuali.
CNA invoca una politica energetica regionale inclusiva, con incentivi semplici per l’autoproduzione da rinnovabili, la nascita di comunità energetiche e l’efficientamento dei capannoni. La transizione ecologica deve essere una grande opportunità anche per le piccole imprese, non un lusso per pochi.
I Colli Euganei come laboratorio di sviluppo sostenibile, dove artigianato locale e produzioni tipiche si integrano con le filiere del turismo lento e di qualità.
“Il Veneto del futuro deve saper tenere insieme infrastrutture, lavoro e sostenibilità. Solo così chi produce valore potrà far crescere la nostra regione.”
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