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Ance Veneto ai candidati regionali: «Serve un assessorato all’Edilizia. La filiera è in piena emergenza»

Al confronto con Stefani e Salvini i costruttori lanciano il loro documento programmatico: «Mancano lavoratori qualificati, crescono i costi, settore in fase critica. La Regione abbia un referente unico»

Ance Veneto ai candidati regionali: «Serve un assessorato all’Edilizia. La filiera è in piena emergenza»

Foto dell'evento

La partita delle elezioni regionali entra nel vivo e il mondo dell’edilizia veneta chiama a raccolta la politica. Mercoledì 19 novembre, nell’aula magna di Formedil a Padova, Ance Veneto riunirà la filiera delle costruzioni per un incontro con Alberto Stefani, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione, alla presenza del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Un’occasione pensata per presentare ufficialmente il position paper del comparto in vista della nuova legislatura.

Alessandro Gerotto, presidente di Ance Veneto, non nasconde la preoccupazione: «La nostra filiera sta attraversando un periodo di forte incertezza e servono risposte immediate. Per questo chiediamo che la prossima Giunta istituisca un assessorato dedicato all’Edilizia, oppure che la delega venga assunta direttamente dalla Presidenza regionale». L’obiettivo è avere un interlocutore unico capace di coordinare programmazione, pianificazione urbanistica, politiche infrastrutturali e innovazione industriale.

Il documento presentato oggi fotografa un settore decisivo per l’economia del Veneto: 62 mila imprese, che rappresentano il 14% del tessuto produttivo, con oltre 133 mila addetti tra dipendenti e autonomi. Ma la criticità maggiore è la carenza di lavoratori qualificati: l’83% delle imprese fatica a reperirli, un ostacolo che rischia di bloccare cantieri e investimenti.

La filiera, inoltre, si trova schiacciata tra l’aumento dei costi energetici e delle materie prime, il rallentamento del mercato privato dovuto all’inflazione e ai tassi elevati e la fine della spinta sulla riqualificazione energetica arrivata dall’Unione europea. «Il mercato della riqualificazione è in stallo e quello privato risente della congiuntura – osserva Gerotto – mentre i lavori pubblici si muovono in uno scenario completamente nuovo, complesso e instabile».

Da qui la richiesta ai candidati regionali: definire già nei primi mesi della nuova legislatura un percorso concreto per sostenere il comparto, favorire l’occupazione, riqualificare il territorio e dare stabilità a uno dei settori più strategici del Veneto. «Il sistema delle imprese – afferma Gerotto – è pronto a fare la sua parte, con competenze e innovazione. Ma serve una guida politica forte, strutturata e capace di programmare con visione».

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