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Crisi abitativa
17.11.2025 - 18:10
Simone Contro, referente veneto del M5S
In Veneto circa 10mila famiglie si trovano senza un tetto: tra giovani coppie, genitori single e lavoratori precari, sono in attesa di una casa in una situazione che Simone Contro, referente regionale del Movimento 5 Stelle, definisce “un’emorragia abitativa” che il centrodestra al governo non è riuscito a fermare.
Secondo Contro, mentre migliaia di famiglie fanno fatica a trovare un alloggio, quasi 17mila case Ater restano vuote e in stato di abbandono. Allo stesso tempo, la giunta regionale ha continuato a vendere il patrimonio pubblico: negli ultimi anni sono stati ceduti circa 18mila immobili a privati, immobili che invece potrebbero essere recuperati e assegnati a chi ne ha bisogno.
Per affrontare la crisi, il Movimento 5 Stelle ha presentato alcune proposte concrete: recuperare subito i 16mila alloggi sfitti, con un investimento di circa 50 milioni di euro all’anno; fermare la vendita del patrimonio pubblico; triplicare le quote di case riservate a giovani e famiglie, passando dall’8% al 20%; e creare un fondo per aiutare chi non può permettersi l’affitto.
“In questo periodo di difficoltà – sottolinea Contro – serve costruire nuovi alloggi popolari senza consumare nuovo suolo. La casa è un diritto, non un privilegio. Il Veneto ha risorse e competenze per farlo, ma manca la volontà politica”.
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