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La montagna torna protagonista: Manildo sceglie Mauro Varotto come assessore

Manildo sceglie l'esperto Mauro Varotto per riportare al centro montagna e aree interne: servizi garantiti entro 20 minuti, trasporti a chiamata, incentivi al reinsediamento e investimenti in banda larga

Manildo e Varotto

Manildo e Varotto

Manildo: «La montagna e le aree interne tornano protagoniste. Mauro Varotto sarà il mio assessore»

«Le montagne, i piccoli comuni, le cinture urbane, i territori fragili e troppo spesso dimenticati saranno una priorità della nostra azione di governo. Per questo ho deciso che, se i veneti ci daranno fiducia, il mio assessore con delega specifica a questi temi sarà un esperto di primo piano come il prof. Mauro Varotto». Con queste parole Giovanni Manildo, candidato presidente del centrosinistra, annuncia un nuovo tassello della sua squadra.

Dopo la designazione del dott. Mimmo Risica per la sanità, arriva un altro profilo tecnico scelto per competenza e visione. Vicentino d’adozione, il prof. Varotto è docente di Geografia all’Università di Padova e tra i maggiori esperti italiani di politiche territoriali, paesaggio e aree montane. Autore di volumi e studi di riferimento, promotore di progetti scientifici e culturali, da anni coordina il gruppo nazionale “Terre Alte” del Club Alpino Italiano.

«Abbiamo bisogno di conoscenza e radicamento per rimettere al centro i territori di cui troppo spesso ci si ricorda solo in occasione di una frana o di una nevicata» sottolinea Manildo. «La nostra idea è chiara: la montagna non è un problema da gestire, ma una straordinaria opportunità per costruire un modello alternativo di vita e sviluppo» spiegano Manildo e Varotto.

«Vogliamo un Veneto che rovesci lo sguardo, che abbandoni il baricentro basso e ponga al centro chi oggi si sente periferia. Non più solo luoghi del tempo libero o di sfruttamento energetico, ma territori abitati, da sostenere e valorizzare con una regia regionale finalmente all’altezza delle sfide».

Nel programma della coalizione, elaborato con il contributo di esperti e amministratori locali, sono previste misure innovative: garanzia dei servizi essenziali entro 20 minuti ovunque e trasporto pubblico a chiamata; incentivi per il reinsediamento e percorsi di riconversione turistica e ambientale; un diverso utilizzo dei proventi dell’idroelettrico, diffusione della banda larga e sostegno allo smart working; percorsi formativi dedicati alla montagna e l’istituzione di uno sportello regionale ad hoc per affiancare cittadini e Comuni.

«Parliamo di una nuova alleanza tra città e montagna, tra centro e margini. Non slogan, ma investimenti, servizi, lavoro, qualità della vita. È questa la nostra idea di Veneto, e la porteremo avanti con passione e competenza».

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