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Manifatturiero Veneto: produzione stabile ma incertezza sul futuro

Treviso segna +1,1%, Belluno +0,7%; settori in difficoltà e domanda estera incerta

Manifatturiero Veneto: produzione stabile ma incertezza sul futuro

Immagine di repertorio

Il manifatturiero veneto mantiene una sostanziale stabilità nel terzo trimestre del 2025, con lievi incrementi rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Secondo l’indagine VenetoCongiuntura di Unioncamere del Veneto, la produzione a Treviso cresce dell’1,1%, mentre a Belluno registra un +0,7%. Numeri che fotografano una situazione di sostanziale stazionarietà, con segnali di miglioramento per alcuni comparti e difficoltà persistenti per altri.

Settori in chiaroscuro
Il quadro non è uniforme: l’occhialeria bellunese soffre, soprattutto nella filiera dei terzisti, mentre legno-arredo e automotive restano sotto pressione. In controtendenza, i macchinari industriali mostrano segnali di tenuta e il sistema moda registra una crescita rispetto a un periodo di confronto particolarmente negativo. Anche alimentari e bevande continuano a performare positivamente, soprattutto sul fronte delle esportazioni.

Un contesto internazionale incerto
La stabilità del manifatturiero locale si inserisce in un quadro globale incerto. Il Fondo Monetario Internazionale prevede una crescita globale del 3,2% per il 2025, trainata dalle economie emergenti. Le economie avanzate, tra cui l’Eurozona (+1,2%), crescono più lentamente, penalizzate anche dalla politica protezionistica degli Stati Uniti. L’anticipo di domanda americana ha sostenuto l’export italiano (+9,5% tra gennaio e settembre), ma il rischio di un rallentamento resta elevato.

Parole del Presidente Mario Pozza
“I dati mostrano che non peggioriamo, ma il vero test sarà negli ultimi mesi dell’anno” – commenta Mario Pozza, Presidente della Camera di Commercio di Treviso-Belluno. “È fondamentale accompagnare le imprese nella diversificazione dei mercati e promuovere la digitalizzazione come strumento per rendere i nostri prodotti più competitivi.” La Camera di Commercio ha stanziato 1,3 milioni di euro di contributi a fondo perduto per sostenere la transizione digitale ed ecologica delle imprese.

Treviso e Belluno, un confronto provinciale
A Treviso, il fatturato cresce dell’1,0% e gli ordinativi interni segnano +2,1%, mentre quelli esteri restano stabili (-0,9%). A Belluno, invece, la produzione registra solo un +0,7% e il fatturato complessivo diminuisce del 2,1%, anche se le vendite estere crescono del 6,2%, grazie soprattutto ai macchinari industriali e alla filiera elettronica. Il comparto dell’occhialeria registra, invece, un saldo occupazionale negativo di -453 unità nei primi nove mesi dell’anno.

Prospettive per il quarto trimestre
Le previsioni per l’ultima parte del 2025 indicano una ripartenza della produzione, ma la maggior parte delle imprese resta prudente, soprattutto sul fronte della domanda estera. A Treviso, quasi metà degli intervistati si attende stabilità negli ordini esteri, mentre a Belluno il sentiment è più negativo, con il 43% degli imprenditori che prevede un calo della domanda estera.

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