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Gastronomia e tradizione

Pieve del Grappa entra nel prestigioso network delle “Città del Tartufo” e si conferma protagonista della cultura gastronomica veneta

Il comune trevigiano, secondo in Veneto a far parte dell’associazione nazionale, potrà valorizzare il tartufo locale e rafforzare la tutela del paesaggio e della biodiversità

Tartufo - Pieve del Grappa

Tartufo - Pieve del Grappa

Un nuovo traguardo per il territorio pievesino: domenica scorsa ad Alba, in Piemonte, Pieve del Grappa è stata ufficialmente ammessa nell’associazione nazionale “Città del Tartufo”, insieme ad altri tre comuni italiani. Il riconoscimento rende il comune trevigiano il secondo in Veneto a far parte del network, rafforzando la sua posizione nel panorama nazionale della cultura del tartufo.

L’ingresso nell’associazione apre nuove opportunità per promuovere il tartufo locale e allo stesso tempo per tutelare il paesaggio e la biodiversità nelle aree dove cresce questo prezioso fungo sotterraneo. L’associazione, infatti, ha contribuito a far riconoscere la pratica della cerca e cavatura del tartufo come Patrimonio Immateriale dell’Unesco, valorizzando così una tradizione che unisce storia, cultura e territorio.

«Entrare nella rete di “Città del Tartufo” significa poter far conoscere a livello nazionale le nostre eccellenze e continuare a proteggere il paesaggio e la biodiversità – ha spiegato l’Assessore comunale Luca Raccanello, presente all’assemblea di Alba – È un riconoscimento che dà forza al lavoro svolto negli ultimi anni e apre nuove prospettive per il nostro territorio».

Raccanello ha voluto inoltre sottolineare il ruolo dell’associazione culturale “Tartufo del Grappa” e del suo Presidente Bruno Ceccato, attivi dal 2014 nella promozione e tutela del prodotto: «Questo risultato è merito loro e del lavoro costante che hanno portato avanti».

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