Anziani: le agevolazioni economiche e fiscali che continuano nel 2026

Dalla Prestazione universale agli sconti su tasse, bollette e trasporti

Stefano Gabbiano

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10.12.2025 - 11:31

Anziani: le agevolazioni economiche e fiscali che continuano nel 2026

Foto di repertorio

Nel 2026 restano attive numerose misure di sostegno dedicate agli anziani, pensate per alleggerire le spese quotidiane e rafforzare l’assistenza a chi non è autosufficiente. Tra bonus, esenzioni fiscali e agevolazioni locali, il panorama è ampio e interessa milioni di cittadini. Al centro delle politiche c’è la Prestazione universale da 850 euro, rivolta agli over 80 non autosufficienti. Il beneficio, esente da imposte e non pignorabile, richiede la valutazione del bisogno assistenziale gravissimo secondo le regole ministeriali e considera ISEE e indennità di accompagnamento. La misura resta attiva fino a fine 2026, salvo eventuali proroghe. Molti Comuni continueranno a modulare la TARI con sconti ed esoneri legati all’età, alla composizione familiare e alla situazione economica: è consigliabile verificare le regole presso gli uffici tributi locali. Resta confermata anche la Carta acquisti per over 65: una ricarica bimestrale di 80 euro per alimentari, bollette e spese sanitarie, riservata a chi ha redditi inferiori a 8.052,75 euro annui, soglia che sale a 10.737 euro dopo i 70 anni. Per chi ha almeno un componente dai 60 anni, l’Assegno di inclusione può integrare il reddito fino a 6.000 euro (7.560 euro se tutti i membri sono over 67 o convivono con persone con disabilità grave). L’assegno sociale continua a garantire circa 500 euro mensili per chi ha più di 67 anni e si trova in difficoltà economica. Tra le agevolazioni pratiche: Poste Italiane riduce le commissioni sui bollettini per chi ha più di 70 anni; chi supera i 75 anni e rientra nel limite di reddito può chiedere l’esonero dal canone Rai. In campo sanitario, gli over 65 con reddito familiare sotto i 36.151,98 euro mantengono l’esenzione E01. Anche la telefonia e i trasporti offrono vantaggi: canoni ridotti per over 70, soprattutto con ISEE basso o disabilità, e sconti sui mezzi pubblici e tratte nazionali per chi ha più di 60 anni, variabili a seconda delle aziende di riferimento. In sintesi, il 2026 conferma un ampio ventaglio di strumenti per sostenere economicamente e socialmente la popolazione anziana, con benefici concreti per spese quotidiane, mobilità e servizi essenziali.

Al centro delle politiche c’è la Prestazione universale da 850 euro, rivolta agli over 80 non autosufficienti. Il beneficio, esente da imposte e non pignorabile, richiede la valutazione del bisogno assistenziale gravissimo secondo le regole ministeriali e considera ISEE e indennità di accompagnamento. La misura resta attiva fino a fine 2026, salvo eventuali proroghe.

Molti Comuni continueranno a modulare la TARI con sconti ed esoneri legati all’età, alla composizione familiare e alla situazione economica: è consigliabile verificare le regole presso gli uffici tributi locali.

Resta confermata anche la Carta acquisti per over 65: una ricarica bimestrale di 80 euro per alimentari, bollette e spese sanitarie, riservata a chi ha redditi inferiori a 8.052,75 euro annui, soglia che sale a 10.737 euro dopo i 70 anni.

Per chi ha almeno un componente dai 60 anni, l’Assegno di inclusione può integrare il reddito fino a 6.000 euro (7.560 euro se tutti i membri sono over 67 o convivono con persone con disabilità grave). L’assegno sociale continua a garantire circa 500 euro mensili per chi ha più di 67 anni e si trova in difficoltà economica.

Tra le agevolazioni pratiche: Poste Italiane riduce le commissioni sui bollettini per chi ha più di 70 anni; chi supera i 75 anni e rientra nel limite di reddito può chiedere l’esonero dal canone Rai. In campo sanitario, gli over 65 con reddito familiare sotto i 36.151,98 euro mantengono l’esenzione E01.

Anche la telefonia e i trasporti offrono vantaggi: canoni ridotti per over 70, soprattutto con ISEE basso o disabilità, e sconti sui mezzi pubblici e tratte nazionali per chi ha più di 60 anni, variabili a seconda delle aziende di riferimento.

In sintesi, il 2026 conferma un ampio ventaglio di strumenti per sostenere economicamente e socialmente la popolazione anziana, con benefici concreti per spese quotidiane, mobilità e servizi essenziali.