Inganno Imperfetto: il Teatro di Cittadinanza come cura della città e delle relazioni

Dopo due mesi di lavoro e otto incontri, il laboratorio di teatro di comunità guidato dal regista veneziano Mattia Berto arriva alla sua conclusione con la performance Inganno Imperfetto. Il Teatro di Cittadinanza come rimedio, domenica 14 dicembre all’ex Ospedale Fatebenefratelli, trasformato per l’occasione in un luogo scenico carico di memoria e significati. Due i turni previsti: alle 16.00 e alle 17.00, ingresso gratuito con prenotazione sul sito del Teatro Stabile del Veneto.

Il laboratorio, intitolato Tradimenti. Cittadini a confronto con le sorprese della vita, si è svolto tra ottobre e dicembre al Teatro Goldoni e ha visto la partecipazione di cittadini di tutte le età, che hanno esplorato attraverso il teatro temi universali come identità, desiderio, lavoro, memoria e tradimento. Il concetto di tradimento, inteso come rottura di un patto ma anche come possibilità di rivelazione e trasformazione, diventa il filo conduttore della performance finale.

«Abbiamo lavorato sui vissuti più profondi dei partecipanti – spiega Mattia Berto – trasformando ferite e inganni in opportunità di cambiamento. Il teatro diventa così un rimedio simbolico e concreto per resaldare le anime e le città».

La performance è il risultato di una produzione del Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, con drammaturgia di Arianna Novaga, costumi e oggetti di scena di Ildo Bonato e fotografia di Giorgia Chinellato. Il progetto rientra nel più ampio Teatro di Cittadinanza ideato da Berto, che promuove la partecipazione attiva dei cittadini e trasforma la città in un palcoscenico diffuso, valorizzando le storie comuni e spesso dimenticate.

Il laboratorio tornerà nel 2026 con sette nuovi incontri al Teatro Goldoni, dal 5 febbraio al 9 aprile, ogni giovedì sera.