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Montebelluna rilancia la memoria della Grande Guerra: nasce la Veneto myCARD e arriva la mostra “Comunicare in Guerra”

Una card unica collega gli otto musei veneti del conflitto

Montebelluna rilancia la memoria della Grande Guerra: nasce la Veneto myCARD e arriva la mostra “Comunicare in Guerra”

Foto dell'evento

Mettere in rete i luoghi della memoria per trasformarli in un’unica esperienza culturale e turistica. È l’obiettivo della nuova Veneto myCARD Grande Guerra, presentata al MeVe Memoriale Veneto della Grande Guerra durante la tavola rotonda “Dialoghi tra luoghi di memorie e innovazione dei territori”. La card, promossa dalla Regione Veneto e gestita da CoopCulture, permette di visitare con un unico biglietto gli otto musei regionali dedicati al primo conflitto mondiale.

Nel corso dell’incontro, lo storico e divulgatore Marco Mondini ha anche inaugurato la mostra “Comunicare in Guerra. Segnali, Codici, Propaganda”, allestita negli spazi di Villa Correr Pisani. Un viaggio attraverso due secoli di strumenti e strategie utilizzate per trasmettere messaggi in tempo di guerra: dal prototipo del primo telegrafo di Marconi alla macchina Enigma, dai segnali ottici ai manifesti che hanno mobilitato intere nazioni. In esposizione 150 pezzi provenienti da dieci istituzioni italiane. La mostra resterà aperta al pubblico fino al 28 giugno 2026 e darà il via a una mostra diffusa negli otto musei storici del Veneto.

Il MeVe, hub multimediale nato alle pendici del Montello, è tra i principali attuatori della Legge Regionale 25/2022 “La Grande Guerra infinita”, che mira a trasformare un patrimonio di trincee, reperti e memorie in un sistema culturale condiviso. L’obiettivo è duplice: custodire la storia e generare un modello di turismo consapevole, capace di integrare cultura, outdoor, cicloturismo e percorsi slow.

La card, acquistabile a 14 euro (gratuita per i bambini fino a 5 anni), offre l’accesso ai principali musei tematici: dal MeVe di Montebelluna al Museo della Battaglia di Vittorio Veneto, dal Museo degli Alpini di Bassano del Grappa al Museo della Terza Armata di Padova. Un’unica rete coordinata, pensata per valorizzare un territorio segnato dal conflitto ma oggi orientato a un turismo di riflessione e di pace.

Durante la tavola rotonda sono intervenuti, tra gli altri, la direttrice del MeVe Monica Celi, la conservatrice del Museo della Grande Guerra di Gorizia Alessandra Martina, rappresentanti di Regione Veneto, CoopCulture e Feratel, tracciando una strategia condivisa per innovare l’esperienza di visita nei luoghi della memoria.

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