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Dimissioni più sicure per gli anziani: nasce il Ca’ Foncello Score

Il nuovo strumento socio-assistenziale, frutto della collaborazione tra Ulss 2 e Università di Padova, aiuta a prevedere e gestire le criticità del ritorno a casa dei pazienti fragili

Dimissioni più sicure per gli anziani: nasce il Ca’ Foncello Score

Foto di repertorio

Garantire un ritorno a casa più sicuro per gli anziani fragili è ora possibile grazie a un innovativo strumento sviluppato dall’Ulss 2 di Treviso in collaborazione con l’Università di Padova: il Ca’ Foncello Score (Geriatric Discharge Complexity Score, GDCS).

Ideato dal dr. Andrea Rossi, direttore dell’Unità operativa complessa di Geriatria, insieme al prof. Giuseppe Sergi, ordinario di Geriatria dell’Ateneo patavino, il nuovo score consente di identificare già nelle prime fasi del ricovero i pazienti e le famiglie che necessiteranno di maggiore supporto per il rientro al domicilio.

La ricerca, pubblicata sulla rivista Aging Clinical and Experimental Research e condotta su 416 pazienti ultraottantenni, ha dimostrato che il Ca’ Foncello Score raggiunge una sensibilità del 97,9% e una specificità del 69,8%, risultando più preciso rispetto alla tradizionale “Scala di Brass”.

«Il nostro obiettivo – spiega il dr. Rossi – è fornire alle famiglie il tempo e gli strumenti per organizzare l’assistenza necessaria, riducendo ansia e incertezze legate alle dimissioni. Segnalare tempestivamente i casi fragili alla Centrale Operativa Territoriale permette di attivare subito la rete di sostegno domiciliare e territoriale».

Il test è semplice, rapido e facilmente somministrabile ai caregiver, consentendo di raccogliere informazioni cruciali sulla situazione sociale e assistenziale dell’anziano e di coinvolgere attivamente le famiglie nel percorso di cura.

«Il Ca’ Foncello Score rappresenta un passo avanti significativo nella cura degli anziani fragili – commenta il direttore generale Francesco Benazzi -. Questa collaborazione con l’Università di Padova conferma il nostro impegno nel coniugare rigore scientifico e attenzione alla persona, migliorando concretamente la qualità della vita dei nostri pazienti».

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