Emergenza e Pronto Soccorso più inclusivi: nuovo protocollo per non vedenti e ipovedenti

L’ULSS 8 Berica e l’UICI di Vicenza avviano un percorso di formazione per garantire assistenza sicura e attenta alle persone con disabilità visiva e ai loro accompagnatori

Alessia Scarpa

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11.12.2025 - 09:00

Emergenza e Pronto Soccorso più inclusivi: nuovo protocollo per non vedenti e ipovedenti

Foto dell'evento

Garantire cure tempestive e sicure non basta più: occorre anche un’assistenza inclusiva, che tenga conto delle esigenze specifiche di ciascun paziente. Con questo obiettivo, la ULSS 8 Berica, in collaborazione con la sezione provinciale di Vicenza dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (UICI), ha elaborato un nuovo protocollo operativo per gli operatori della Centrale Suem 118 e dei Pronto Soccorso aziendali di Vicenza, Arzignano, Noventa Vicentina e Valdagno, oltre che del Punto di Primo Intervento di Lonigo. Il progetto mira a migliorare l’esperienza dei pazienti non vedenti e ipovedenti, così come quella dei loro accompagnatori, durante tutte le fasi dell’assistenza: dall’arrivo dell’ambulanza al ricovero in ospedale. Fondamentale è la formazione del personale sanitario e dei volontari, chiamati a fornire informazioni chiare e descrittive sull’ambiente circostante, guidare fisicamente il paziente quando necessario e aggiornare costantemente su tempi e procedure in corso. In Pronto Soccorso, il nuovo protocollo consente agli accompagnatori di rimanere accanto al paziente per tutta la durata dell’assistenza, e prevede un supporto dedicato anche a loro. In ambulanza, l’accompagnatore potrà salire insieme al paziente e ricevere spiegazioni chiare sulle procedure in corso. «L’idea nasce da una segnalazione di un utente non vedente, che ci ha fatto capire quanto fosse necessario migliorare l’esperienza dei pazienti con disabilità visiva», spiega la dott.ssa Patrizia Simionato, Direttore Generale dell’ULSS 8 Berica. «Grazie al confronto con UICI, abbiamo trasformato una criticità in un progetto concreto, che potrà beneficiare centinaia di persone». Il protocollo prevede anche linee guida rivolte ai pazienti e agli accompagnatori, per segnalare tempestivamente eventuali disabilità visive alla centrale 118 o al triage del Pronto Soccorso, così da consentire un’assistenza adeguata e sicura fin dal primo momento.

Garantire cure tempestive e sicure non basta più: occorre anche un’assistenza inclusiva, che tenga conto delle esigenze specifiche di ciascun paziente. Con questo obiettivo, la ULSS 8 Berica, in collaborazione con la sezione provinciale di Vicenza dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (UICI), ha elaborato un nuovo protocollo operativo per gli operatori della Centrale Suem 118 e dei Pronto Soccorso aziendali di Vicenza, Arzignano, Noventa Vicentina e Valdagno, oltre che del Punto di Primo Intervento di Lonigo.

Il progetto mira a migliorare l’esperienza dei pazienti non vedenti e ipovedenti, così come quella dei loro accompagnatori, durante tutte le fasi dell’assistenza: dall’arrivo dell’ambulanza al ricovero in ospedale. Fondamentale è la formazione del personale sanitario e dei volontari, chiamati a fornire informazioni chiare e descrittive sull’ambiente circostante, guidare fisicamente il paziente quando necessario e aggiornare costantemente su tempi e procedure in corso.

In Pronto Soccorso, il nuovo protocollo consente agli accompagnatori di rimanere accanto al paziente per tutta la durata dell’assistenza, e prevede un supporto dedicato anche a loro. In ambulanza, l’accompagnatore potrà salire insieme al paziente e ricevere spiegazioni chiare sulle procedure in corso.

«L’idea nasce da una segnalazione di un utente non vedente, che ci ha fatto capire quanto fosse necessario migliorare l’esperienza dei pazienti con disabilità visiva», spiega la dott.ssa Patrizia Simionato, Direttore Generale dell’ULSS 8 Berica. «Grazie al confronto con UICI, abbiamo trasformato una criticità in un progetto concreto, che potrà beneficiare centinaia di persone».

Il protocollo prevede anche linee guida rivolte ai pazienti e agli accompagnatori, per segnalare tempestivamente eventuali disabilità visive alla centrale 118 o al triage del Pronto Soccorso, così da consentire un’assistenza adeguata e sicura fin dal primo momento.