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Sanità veneta

Manildo preoccupato dalle dichiarazioni di Gerosa, rompe il silenzio social alla vigilia del Consiglio regionale

Il consigliere esprime timori dopo l’intervista al nuovo assessore alla Sanità: “Troppa enfasi sulla tecnologia, mancano riferimenti a medici di base e sanità pubblica”

Manildo commenta le dichiarazioni di Gerosa

Manildo commenta le dichiarazioni di Gerosa

Ieri pomeriggio, alla vigilia del primo Consiglio regionale della nuova fase politica in Veneto, Giovanni Manildo ha affidato ai social network i propri timori nei confronti del nuovo assessore alla Sanità della Regione Veneta. L’ex sindaco di Treviso, oggi consigliere regionale di minoranza in Giunta Regionale, interviene dopo aver letto l’intervista al nuovo assessore, definito dallo stesso Manildo un “eccellente cardiochirurgo”.

Al centro delle sue preoccupazioni c’è l’impostazione delineata dall’assessore, che secondo il consigliere darebbe uno spazio predominante al ruolo delle nuove tecnologie nel sistema sanitario regionale. Pur riconoscendone l’importanza, Manildo sottolinea come avrebbe voluto leggere un richiamo più deciso alla medicina di prossimità, quella che opera nei territori e nei quartieri, e un riferimento esplicito al ruolo dei medici di base. Un’assenza che, a suo avviso, pesa soprattutto in una regione come il Veneto, dove la sanità territoriale rappresenta un presidio fondamentale per cittadini e famiglie.

Non solo. Manildo evidenzia anche la mancanza di un richiamo forte alla sanità pubblica e all’articolo 32 della Costituzione, che tutela il diritto alla salute. L’unico passaggio che lo ha colpito, spiega, è un’affermazione definita “ermetica”: “la fiscalità non basta”. Una frase che, secondo il consigliere, rischia di aprire interrogativi inquietanti.

Da qui il timore che possa profilarsi un arretramento nella difesa del sistema pubblico o un’apertura crescente verso assicurazioni private, con il rischio di trasformare la salute da diritto garantito a servizio per chi può permetterselo.

Guardando al lavoro che si apre in Consiglio regionale, Manildo conclude assicurando che i consiglieri di minoranza saranno uniti nel difendere la sanità pubblica veneta. Un impegno che promette attenzione, controllo e proposte concrete, a partire già dalla seduta di domani a Venezia.

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