Scopri tutti gli eventi
Il bilancio annuale delle attività dei Vigili del Fuoco del Veneto
16.12.2025 - 17:56
Foto dell'evento
Il 2025 si chiude con un bilancio articolato per i Vigili del Fuoco del Veneto, un territorio vasto e complesso che richiede un lavoro costante di coordinamento, pianificazione e capacità di risposta alle emergenze. A tracciare il quadro è stata questa mattina l’ingegner Cristina D’Angelo, Direttore Interregionale dei Vigili del Fuoco del Veneto e del Trentino Alto Adige, che ha ripercorso un anno intenso, segnato da numeri importanti e da sfide sempre più articolate. La Direzione interregionale svolge un ruolo di regia fondamentale: coordina l’attività dei sette comandi provinciali del Veneto, garantendo uniformità di intervento e standard operativi condivisi, e sovraintende alla gestione delle specialità e delle specializzazioni operative, decisive negli scenari più complessi, dal soccorso in acqua alle operazioni di ricerca sotto le macerie.
Accanto al soccorso resta centrale anche l’attività di Prevenzione, in particolare per le aziende soggette alla Direttiva Seveso, molto presenti in una regione a forte vocazione industriale come il Veneto. Un settore che richiede controlli, ispezioni e indirizzi tecnici puntuali, insieme a un impegno crescente nella formazione dei professionisti antincendio.
Il dato più immediato è quello operativo: 46.260 interventi in dodici mesi, un volume di attività in linea con l’anno precedente, con Venezia al primo posto.

Le operazioni di soccorso e salvataggio rappresentano la quota più consistente, seguite da incendi, fughe di gas e incidenti stradali, ambiti nei quali l’intervento dei Vigili del Fuoco è spesso decisivo per estrarre e mettere in sicurezza le persone coinvolte. Determinante il contributo dei nuclei specializzati, dai sommozzatori ai cinofili, dagli elicotteri ai nuclei USAR e ai S.A.P.R.

La Direzione ha richiamato l’attenzione sull’importanza delle telecomunicazioni, ricordando come, accanto a sistemi satellitari e tecnologie avanzate, resti fondamentale una rete radio efficiente per garantire il collegamento tra le diverse sedi e gli scenari operativi. I nuclei USAR, specializzati nella ricerca e nel recupero sotto le macerie, continuano a rappresentare un punto di riferimento anche a livello internazionale, come dimostrato dall’impegno in contesti di emergenza e dal riconoscimento ricevuto per l’attività di coordinamento.
Nel corso dell’incontro è emerso con forza il concetto di corpo nazionale. La possibilità di ricevere supporto da altre regioni rappresenta uno dei punti di forza del sistema dei Vigili del Fuoco e consente di far fronte alle emergenze più complesse senza gravare eccessivamente sui territori maggiormente coinvolti. È quanto avvenuto anche durante la scorsa estate, quando personale e specialisti del Veneto sono stati impiegati in altre aree dell'Italia per il contrasto agli incendi boschivi, ad esempio. Ogni intervento nasce dal lavoro di squadra: le unità operative agiscono in modo integrato e il confronto con le altre istituzioni presenti sul posto è costante, per garantire un soccorso il più possibile efficace e completo.

Uno sguardo è stato rivolto anche alle Olimpiadi di Milano-Cortina, per le quali la pianificazione è già in fase avanzata e avviene in stretto contatto con la Regione Lombardia e con la Direzione centrale per l’emergenza del Viminale. Sono previsti acquisti mirati di mezzi e attrezzature, che resteranno poi a disposizione del territorio, insieme a una valutazione attenta del personale necessario per coprire i numerosi eventi in programma. Il Veneto registra una carenza di organico attorno al 20 per cento e non si esclude, all’occorrenza, il supporto di personale proveniente da altre regioni, secondo un modello di collaborazione nazionale che mira a garantire sicurezza senza sovraccaricare gli operatori.
Ampio spazio è stato infine dedicato alla formazione continua, considerata uno dei pilastri della sicurezza. Oltre all’aggiornamento del personale interno, prosegue il percorso di qualificazione dei professionisti della manutenzione degli impianti antincendio, con esami che porteranno all’iscrizione in un albo nazionale. L’attenzione resta alta anche sui rischi legati agli annegamenti, particolarmente rilevanti in Veneto per la conformazione del territorio e la presenza di numerosi corsi d’acqua, contesti che richiedono competenze sempre aggiornate e un’elevata consapevolezza dei pericoli.

Il 2025 si chiude così come un anno ricco di interventi e sfide da affrontare ma anche come la conferma di un sistema che punta su specializzazione, coordinamento e lavoro di squadra.
Edizione
I più letti
GIVE EMOTIONS SRL | C.F. e P.IVA 04385760287 REA PD-385156 | Reg. Tribunale di Padova n. 2516