Perché a Capodanno accendiamo i fuochi d’artificio?

Dalla Cina antica ai grandi spettacoli moderni: tra tradizione, simbolismo e festa collettiva, i fuochi illuminano il cielo e il cuore delle persone ogni 31 dicembre

Alessia Scarpa

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25.12.2025 - 11:37

Perché a Capodanno accendiamo i fuochi d’artificio?

Foto di repertorio

Ogni anno, allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre, il cielo di città e paesi si illumina di colori e bagliori, tra scoppi e scintille: è il momento dei fuochi d’artificio, simbolo ormai universale del Capodanno. Ma perché questa tradizione ha radici così profonde e continua a emozionare generazioni intere? Radici antiche e significati culturali L’usanza di far esplodere fuochi e petardi per salutare il nuovo anno affonda le radici in tempi lontani. In Cina, già più di mille anni fa, i fuochi venivano utilizzati durante le celebrazioni del Capodanno lunare per scacciare gli spiriti maligni e attrarre fortuna e prosperità. Da qui, la pratica si è diffusa in tutto il mondo, assumendo diverse forme e significati a seconda delle culture: dall’Europa all’America, i botti e le luci diventano un rito collettivo per celebrare il passaggio dal vecchio al nuovo anno. L’elemento simbolico I fuochi d’artificio non sono solo spettacolo: rappresentano speranza e rinnovamento. La luce che squarcia il cielo scuro simboleggia la vittoria sulla notte, mentre il rumore accompagna l’allontanamento delle sventure passate. In molte culture, ogni colore, ogni forma e ogni esplosione porta con sé un augurio: ricchezza, salute, amore, successo. È un gesto di condivisione che unisce famiglie e comunità in un unico momento di festa. Tradizione e modernità Oggi, i fuochi d’artificio si sono evoluti: dagli spettacoli pirotecnici più tradizionali a veri e propri show sincronizzati con musica e droni, come accade in molte città europee. L’obiettivo resta lo stesso: emozionare, stupire e scandire con gioia l’inizio del nuovo anno. Un momento collettivo di festa Al di là del folklore, dei simboli e dei colori, i fuochi d’artificio a Capodanno hanno anche una funzione sociale: radunano le persone, creano ricordi condivisi e trasformano un semplice passaggio di calendario in un evento memorabile. È un invito a guardare avanti, a celebrare la vita e a iniziare con entusiasmo e speranza i 365 giorni successivi.

Ogni anno, allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre, il cielo di città e paesi si illumina di colori e bagliori, tra scoppi e scintille: è il momento dei fuochi d’artificio, simbolo ormai universale del Capodanno. Ma perché questa tradizione ha radici così profonde e continua a emozionare generazioni intere?

Radici antiche e significati culturali L’usanza di far esplodere fuochi e petardi per salutare il nuovo anno affonda le radici in tempi lontani. In Cina, già più di mille anni fa, i fuochi venivano utilizzati durante le celebrazioni del Capodanno lunare per scacciare gli spiriti maligni e attrarre fortuna e prosperità. Da qui, la pratica si è diffusa in tutto il mondo, assumendo diverse forme e significati a seconda delle culture: dall’Europa all’America, i botti e le luci diventano un rito collettivo per celebrare il passaggio dal vecchio al nuovo anno.

L’elemento simbolico I fuochi d’artificio non sono solo spettacolo: rappresentano speranza e rinnovamento. La luce che squarcia il cielo scuro simboleggia la vittoria sulla notte, mentre il rumore accompagna l’allontanamento delle sventure passate. In molte culture, ogni colore, ogni forma e ogni esplosione porta con sé un augurio: ricchezza, salute, amore, successo. È un gesto di condivisione che unisce famiglie e comunità in un unico momento di festa.

Tradizione e modernità Oggi, i fuochi d’artificio si sono evoluti: dagli spettacoli pirotecnici più tradizionali a veri e propri show sincronizzati con musica e droni, come accade in molte città europee. L’obiettivo resta lo stesso: emozionare, stupire e scandire con gioia l’inizio del nuovo anno.

Un momento collettivo di festa Al di là del folklore, dei simboli e dei colori, i fuochi d’artificio a Capodanno hanno anche una funzione sociale: radunano le persone, creano ricordi condivisi e trasformano un semplice passaggio di calendario in un evento memorabile. È un invito a guardare avanti, a celebrare la vita e a iniziare con entusiasmo e speranza i 365 giorni successivi.