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Manifestazione Treviso

Treviso scende in piazza per la pace: corteo contro guerre e riarmo

Sabato 20 dicembre il Comitato Contro la Guerra organizza una manifestazione in città per il rispetto del diritto internazionale e il sostegno al popolo palestinese

Treviso scende in piazza per la pace: corteo contro guerre e riarmo

Foto dell'evento

Treviso si prepara a ospitare sabato 20 dicembre il corteo “Lasciateci… in pace. Non vogliamo pagare le vostre guerre”, promosso dal Comitato Contro la Guerra di Treviso. La partenza è prevista alle 15.30 da ponte San Martino, e la mobilitazione si inserisce nel contesto di un appello più ampio contro la militarizzazione e le politiche belliche in Europa e nel mondo.

La manifestazione nasce dalla volontà di portare all’attenzione dell’opinione pubblica la drammatica situazione in Palestina, dove la fragile tregua nella Striscia di Gaza e le violenze dei coloni in Cisgiordania impediscono l’autodeterminazione del popolo palestinese, nonostante numerose risoluzioni dell’ONU rimaste disattese.

“Chiediamo il rispetto del diritto internazionale per la Palestina e denunciamo le scelte di politica militare dell’Italia e dell’Unione Europea, che aumentano la spesa per armamenti mentre scuole e ospedali soffrono e il lavoro diventa sempre più precario”, spiegano gli organizzatori. “L’Europa deve tornare a essere costruttrice di pace, investendo in sanità, istruzione, giustizia sociale e ambientale”.

Al corteo aderiscono numerose associazioni e realtà locali, tra cui Adl Cobas Treviso, Anpi Treviso, ARCI Treviso, Emergency Treviso, Fridays For Future, Legambiente, Libera Treviso e Non Una Di Meno, insieme a gruppi studenteschi e organizzazioni per la tutela dei diritti civili e sociali.

L’appuntamento di sabato rappresenta un momento di mobilitazione pacifica e di sensibilizzazione pubblica, con l’obiettivo di promuovere una politica europea basata sulla cooperazione internazionale, il rispetto dei diritti umani e la pace. “Vogliamo un’Europa dei popoli, non dei generali”, concludono gli organizzatori, invitando tutta la cittadinanza a partecipare.

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