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22.12.2025 - 16:45
Foto di repertorio
Tre laboratori previsti al Liceo Don G. Fogazzaro di Vicenza, con testimonianze di attivisti, volontari e giovani palestinesi, sono stati annullati all’interno di un’assemblea d’istituto programmata per martedì 23 dicembre. La decisione è stata motivata dall’amministrazione scolastica richiamando presunte direttive ministeriali e la necessità di garantire un generico “contraddittorio”.
Secondo quanto riferiscono gli studenti, l’intervento è arrivato dopo le dichiarazioni pubbliche di Giulia Gennaro, dirigente provinciale di Fratelli d’Italia, che aveva definito gli incontri “di parte” e “inaccettabili”. Le direttive del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara del 7 novembre e del 12 dicembre sono state utilizzate per giustificare l’annullamento.
Gli studenti denunciano che il caso non è isolato e si inserisce in un contesto nazionale segnato da crescenti interventi repressivi nelle scuole. Recenti precedenti si registrano in Toscana ed Emilia-Romagna, dove incontri su temi analoghi hanno portato all’invio di ispettori ministeriali.
“La scuola che censura il confronto rinuncia al proprio ruolo educativo e legittima il silenzio di fronte a crimini di massa”, affermano gli studenti. “Ascoltare testimonianze dirette non è propaganda, ma formazione”.
In risposta, gli studenti del Fogazzaro, insieme alla Rete degli Studenti Medi di Vicenza e a Intifada Studentesca Vicenza, hanno organizzato una contro-assemblea autogestita, prevista per martedì 23 dicembre alle ore 8.00. L’iniziativa sarà uno spazio di informazione e confronto sulla situazione in Palestina.
“Le assemblee d’istituto sono spazi degli studenti e per gli studenti. Se vengono svuotate di contenuto e sottoposte a controllo politico, è nostro dovere ricostruirle dal basso”, dichiarano gli studenti, confermando la volontà di difendere il diritto all’informazione e al pensiero critico.
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