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Sciopero scuole
27.12.2025 - 10:25
Foto di repertorio
La FP CGIL di Venezia ha annunciato uno sciopero generale per il prossimo 8 gennaio 2026, coinvolgendo tutto il personale AMES operante nei servizi scolastici. Una protesta che nasce dall’esasperazione per il continuo peggioramento delle condizioni di lavoro e l’organizzazione insufficiente dei servizi ausiliari e delle cucine nelle scuole del comune.
Lo sciopero è stato proclamato dopo una serie di incontri infruttuosi con l’amministrazione comunale, che, secondo il sindacato, ha scelto di non affrontare i problemi strutturali del settore. "Ci troviamo di fronte a una gestione che tratta i lavoratori come pedine da spostare su una scacchiera", ha dichiarato Marco Dario, segretario della FP CGIL di Venezia. "Gli organici sono ridotti all'osso, senza soluzioni concrete per garantire la continuità del servizio. Non si rispetta nemmeno il contratto aziendale per quanto riguarda la scelta delle sedi, con trasferimenti improvvisi e senza criterio".
Il sindacato sottolinea che dal 2015 a oggi l’organico nelle scuole è diminuito drasticamente, con una riduzione del 40% del personale stabile, mentre cresce il numero dei cosiddetti "jolly", lavoratori senza una sede fissa, che coprono le assenze quotidiane. Nello specifico, il comparto degli esecutori scolastici è passato dalle 205 unità del 2015 alle attuali 176, con un aumento degli spostamenti quotidiani che destabilizzano l’organizzazione scolastica.
A peggiorare la situazione, la FP CGIL denuncia la drastica eliminazione del servizio di supporto per i bambini con bisogni speciali. "Fino allo scorso anno c’erano 18 unità dedicate a supportare questi bambini, ma quest’anno siamo a 0. È una decisione inaccettabile", afferma Dario. "Non solo il Comune e AMES non hanno rispettato gli accordi presi in prefettura, ma non hanno nemmeno proposto soluzioni alternative".
Secondo il sindacato, la disparità di trattamento tra il personale AMES e quello comunale è un ulteriore motivo di protesta. "Non può esserci disparità tra i lavoratori, soprattutto in un servizio pubblico fondamentale come la scuola. È una questione di rispetto verso le famiglie e i bambini che ne usufruiscono", aggiunge Paolo D'Agostino della FP CGIL.
La FP CGIL di Venezia chiede, quindi, una rapida inversione di rotta: ripristinare i servizi di supporto per i bambini con bisogni speciali, implementare un piano serio di assunzioni per risolvere la carenza di personale e garantire la stabilità nelle scuole, evitando continui trasferimenti da un plesso all’altro.
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