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Un software nato a Ca’ Foscari entra in una piattaforma globale usata negli Stati Uniti

Gli strumenti sviluppati all’Università di Venezia sono stati integrati in Ghidra, uno dei programmi gratuiti più diffusi al mondo per l’analisi dei software e la lotta ai virus informatici

gruppo di ricerca analisi software CF

gruppo di ricerca analisi software CF

Dalla ricerca universitaria veneziana a uno degli strumenti più utilizzati a livello internazionale per l’analisi dei programmi informatici. Una tecnologia sviluppata all’Università Ca’ Foscari Venezia è stata integrata in Ghidra, piattaforma gratuita e open source creata dalla National Security Agency (NSA) degli Stati Uniti e largamente impiegata nel campo della sicurezza informatica.

Si tratta di una novità di rilievo per l’ateneo veneziano e, più in generale, per il territorio veneto, perché porta un contributo della ricerca accademica locale all’interno di un ecosistema utilizzato ogni giorno da chi si occupa di individuare virus, falle di sicurezza e comportamenti anomali nei software. Strumenti come Ghidra sono infatti fondamentali per analizzare programmi complessi e contrastare le minacce informatiche.

La tecnologia nasce dal progetto di ricerca LiSA, sviluppato a Ca’ Foscari a partire dal 2020 dal gruppo “Software and System Verification”. L’obiettivo è semplificare e velocizzare la creazione di strumenti che permettono di controllare se un programma funziona correttamente e se presenta punti deboli, riducendo tempi e difficoltà di sviluppo. In pratica, LiSA aiuta a “leggere” il software prima che venga eseguito, individuando possibili errori o rischi già nella fase di analisi del codice.

L’integrazione è diventata disponibile con l’ultima versione di Ghidra, rilasciata nei giorni scorsi, rendendo di fatto il lavoro svolto a Venezia parte di uno strumento utilizzato dalla comunità tecnologica internazionale.

Per il mondo universitario si tratta di un riconoscimento significativo: una soluzione nata in ambito accademico trova spazio in una piattaforma di uso concreto e diffuso. Come sottolineano i ricercatori coinvolti, l’adozione in un progetto open source così ampio dimostra l’utilità e l’affidabilità della tecnologia, oltre ad aprire la strada a un utilizzo più pratico di tecniche che, fino a oggi, erano riservate a pochi specialisti.

LiSA viene già utilizzata a Ca’ Foscari sia nella ricerca sia nella didattica, in particolare nei corsi dedicati all’analisi e al controllo del software, contribuendo alla formazione di competenze avanzate in un settore sempre più strategico per la sicurezza dei sistemi digitali.

L’attività di ricerca e sviluppo è stata co-finanziata nell’ambito del progetto PNRR SERICS, dedicato alla sicurezza del software e delle piattaforme digitali, coordinato dall’Università Ca’ Foscari. Un ulteriore segnale del ruolo centrale dell’ateneo veneziano e del Veneto nei temi legati alla cybersecurity e all’innovazione tecnologica.

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