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Ex cantine Ermolao, via alla rinascita: il centro di Dolo cambia volto

Il Consiglio comunale approva all’unanimità la convenzione urbanistica: demolizioni, nuovi edifici residenziali, verde pubblico e collegamenti pedonali tra Municipio e Villa Concina

Ex cantine Ermolao, via alla rinascita: il centro di Dolo cambia volto

Foto sul posto

Dopo decenni di attesa, l’area delle ex cantine Ermolao si prepara a voltare pagina. Il Consiglio comunale di Dolo, nella seduta del 23 dicembre, ha dato il via libera all’unanimità alla convenzione urbanistica che apre ufficialmente la strada alla riqualificazione di uno dei comparti più delicati e degradati del centro cittadino.

Un passaggio definito “storico” dall’amministrazione comunale. Le strutture ormai fatiscenti saranno demolite e al loro posto sorgeranno due edifici residenziali inseriti in un contesto completamente ripensato, con spazi verdi, piazzette e percorsi pedonali pubblici. Cuore dell’intervento sarà anche un ampio viale di collegamento tra il Municipio e il polo culturale di Villa Concina, destinato a ricucire un’area che per anni ha rappresentato una frattura urbana.

«Con questo accordo saniamo un vero e proprio buco nero nel centro di Dolo», hanno spiegato il sindaco Gianluigi Naletto e il vicesindaco Matteo Bellomo. «Non solo nuove residenze, ma qualità urbana, sicurezza e decoro». Sul fronte del Municipio, in via Cairoli, sarà infatti il soggetto privato a realizzare marciapiedi e illuminazione pubblica, migliorando la fruibilità e la sicurezza di un’area strategica.

La convenzione approvata disciplina nel dettaglio le opere di urbanizzazione a carico del privato: dalla sistemazione di una porzione del Parco di Villa Concina, con un nuovo collegamento pedonale verso la “Piazzetta degli Storti”, alla realizzazione di marciapiedi e aree pedonali nelle pertinenze del Municipio, fino alla creazione di un’isola ecologica nei pressi del parcheggio di Piazza Mercato.

Un risultato che l’amministrazione rivendica come frutto di un lavoro lungo e complesso. «È il traguardo di anni di impegno dell’ufficio urbanistica – concludono Naletto e Bellomo – che continuerà a seguire tutte le fasi dell’intervento. Abbiamo sbloccato una pratica ferma da decenni e mantenuto una promessa fatta ai cittadini: recuperare quest’area e restituirla alla città».

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