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Veneto primo per flussi turistici nel 2025: cresce la qualità dell’ospitalità, con lo sguardo verso le Olimpiadi

“Più qualità, meno burocrazia”

Veneto primo per flussi turistici nel 2025: cresce la qualità dell’ospitalità, con lo sguardo verso le Olimpiadi

Massimiliano Schiavon, Presidente di Federalberghi Veneto e ConfTurismo Veneto

Il Veneto si conferma nel 2025 la regione italiana con il maggior numero di turisti, mantenendo una posizione di leadership nel panorama nazionale. I dati resi noti da Federalberghi Veneto, relativi al periodo tra il 1° gennaio e il 15 dicembre, dipingono un quadro di crescita continua, ma con l’obiettivo sempre più orientato verso la qualità, l’innovazione e la destagionalizzazione dell’offerta turistica.

Una crescita solida e sostenibile

Secondo Massimiliano Schiavon, Presidente di Federalberghi Veneto e ConfTurismo Veneto, la regione ha raggiunto questo risultato grazie a anni di programmazione e lavoro continuo. «Il Veneto è la prima destinazione turistica in Italia non solo per volumi, ma anche per capacità organizzativa e visione», ha sottolineato Schiavon, evidenziando che la concorrenza sul mercato globale è sempre più alta e che la sfida non è solo numerica, ma riguarda anche la qualità dell’esperienza turistica offerta.

L’analisi dei flussi turistici conferma che il settore ricettivo veneto è ben consolidato, con tutte le destinazioni – mare, montagna, lago, città d'arte e terme – che mantengono livelli di occupazione stabili o in crescita. La montagna segna l’aumento più consistente, con un +4% nell’occupazione, ma anche il lago e le città d'arte si confermano tra le destinazioni più ricercate.

Destagionalizzazione: il mare cresce d'inverno

Particolare attenzione va alla crescente destagionalizzazione delle località venete. Il mare, pur essendo tradizionalmente una meta estiva, registra un aumento significativo durante le festività natalizie e di Capodanno, con un +9,3% a Natale e +14,8% a Capodanno, confermando un nuovo trend di turisti anche in inverno. «Il mare veneto, pur avendo numeri assoluti inferiori rispetto ad altre destinazioni, sta dimostrando una straordinaria capacità di adattamento e di attrazione durante la bassa stagione», ha dichiarato Schiavon.

Le sfide del futuro: la qualità al centro

Nonostante il successo, il Presidente di Federalberghi Veneto avverte che la solidità del settore non può essere un punto di arrivo, ma deve stimolare un costante processo di innovazione e miglioramento. «Il rischio più grande sarebbe quello di pensare che ciò che funziona oggi funzionerà anche domani», ha affermato Schiavon. In vista delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026, Schiavon invita a sfruttare questa grande occasione per rafforzare il sistema turistico veneto, creando nuove sinergie tra le varie destinazioni e investendo in una maggiore sostenibilità e digitalizzazione del settore.

I numeri del turismo in Veneto nel 2025

Ecco alcuni dei dati più significativi per il 2025:

Montagna: +4% di occupazione annua, la montagna è il comparto con la crescita più rilevante.

Città d'Arte: 73,7% tasso di occupazione annua, con le città d'arte che si confermano tra le destinazioni più ricercate.

Lago: 20% del movimento turistico totale, con un tasso di occupazione complessiva del 72,8%, confermando un comparto in forte crescita.

Terme: 86,4% di occupazione a Capodanno, con un tasso annuo del 72,2%. Le terme si stabilizzano, ma continuano a essere una meta top.

Mare: 70,6% di occupazione annua. Durante il periodo natalizio e di Capodanno, il mare veneto segna un +9,3% a Natale e un +14,8% a Capodanno, un segnale importante della crescente destagionalizzazione.

Conclusioni

Schiavon conclude con un messaggio chiaro: «Il futuro del turismo passa dalla capacità di agire come un sistema unito e coordinato. Per crescere davvero, dobbiamo pensare in modo integrato e rispondere alle sfide globali con creatività, qualità e innovazione. Le Olimpiadi 2026 rappresentano una sfida straordinaria, ma il vero successo arriverà quando sapremo usare questa opportunità per costruire un futuro sostenibile e competitivo per il Veneto».

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