Lunedì ripartono le scuole, riunione convocata dalla Prefettura per mettere a punto le modalità di trasporto urbano ed extraurbano.
L'incontro convocato dalla Prefettura sul tema del trasporto pubblico in vista della riapertura delle scuole lunedì 1 febbraio. Alla riunione hanno partecipato la Regione, la Provincia, Il Comune di Padova, l’Ufficio scolastico provinciale, Busitalia Veneto che svolge il servizio sia urbano che extraurbano e i rappresentanti di tutti i comuni interessati al servizio. Nel corso della riunione si sono analizzate le strategie e le azioni messe in campo per offrire un trasporto che minimizzi gli affollamenti sia dei mezzi sia delle fermate. Per scongiurare il ripetersi di corse con autobus strapieni saranno messi in campo un centinaio di autobus in più, cosa che permetterà di offrire 180 corse in più tra urbane ed extraurbane al giorno. Le fermate dove si registrano significativi affollamenti di studenti inoltre saranno controllate da stewart che inviteranno i ragazzi a mantenere la distanza di sicurezza, mentre alcune saranno addirittura sdoppiate
I commenti e le riflessioni degli assessori alla mobilità e alle politiche scolastiche Andrea Ragona e Cristina Piva
"[...]I mezzi viaggeranno con una capacità ridotta al 50%, e ci saranno circa 55 persone tra personale dell’azienda e personale terzo con il compito di monitorare la situazione e evitare assembramenti alle fermate. Finalmente riprendono le scuole e l’augurio di tutti è che possano piano piano tornare alla normalità. E’ importante prima di tutto per i ragazzi e le ragazze. Stiamo parlando di 100 mezzi in più tra servizio urbano e extraurbano, con 28 aziende private che li metteranno a disposizione, per un totale di 180 corse tra urbano e extraurbano". I mezzi verranno puntualmente sanificati, avranno capienza ridotta e soprattutto il monitoraggio a bordo - e non solo - sarà costante. Faccio un appello a tutti verso la responsabilità. Noi facciamo il massimo ma ognuno deve adottare i comportamenti corretti utili a contenere la diffusione del virus, partendo dall’indossare correttamente la mascherina e igienizzare frequentemente le mani." dichiara Andrea Ragona. Sottolinea l'assessora Cristina Piva: "[...]Ogni scuola deciderà in autonomia come organizzare orari e presenza. Ovvero se classi alterne o metà classe alla volta. La situazione pandemica ha risvolti psicologici importanti anche sui nostri ragazzi e sulle nostre ragazze e sono profondamente convinta serva individuare al più presto delle “forme di ristoro” anche per loro. Intendo dire che è necessario, a tutti i livelli, investire su spazi e attività che sopperiscano a questa mancanza. In un momento in cui ogni forma di socialità è limitata, lo sport è soggetto a molte limitazioni, individuare iniziative ma anche luoghi di aggregazione sicuri che si possano sostituire a tutto questo è necessario. Dovremmo essere capaci di restituire alle giovani generazioni quelle forme di aggregazione che oggi non ci sono più, oltre che motivazioni e prospettive.[...]"
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