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Le “olimpiche” della scienza indicano la via alle donne

Le “olimpiche” della scienza indicano la via alle donne

Sono ancora poche le donne che si dedicano alla scienza, oggi la giornata mondiale di donne e ragazze nel mondo scientifico.

Per celebrare la giornata mondiale di donne e ragazze nella scienza, che si celebra oggi sotto l’egida dell’Onu, l’Accademia olimpica ha preparato una serie di video messaggi firmati da alcune accademiche della classe di Scienze e tecnica. A raccontare la propria esperienza, rivolgendosi in particolare alle giovani e giovanissime che si interrogano sulle scelte di studio e professionali da intraprendere, sono i medici Cristina Basso, Giulia D’Amati e Silvia Priori, la tossicologa Donata Favretto, la biologa Maria Berica Rasotto, la biochimica Maria Ruzzene e l’astronoma Giulia Rodighiero. I messaggi saranno diffusi dall’Accademia sui propri canali social e il suo sito. Nella foto, Priori e Rodeghiero. «La strada da percorrere per la piena parità di genere è ancora molto lunga – sottolinea Gaetano Thiene, presidente dell’Accademia Olimpica – All’Università di Padova (ma è solo un esempio fra i tanti che si potrebbero portare in tal senso) le donne nel 2019 sono state il 55% dei laureati, il 52% dei dottori di ricerca, il 38% dei ricercatori tipo B, il 37% dei i professori associati e i 24% dei professori ordinari. Solo il 36% del personale docente è composto da donne e l’assottigliarsi della percentuale al salire della posizione è una prova evidente di come le opportunità di carriera siano sensibilmente inferiori per le donne. Ma la nostra stessa Accademia – prosegue Thiene – è lo specchio di questo stato di cose e del cammino ancora da compiere: fra gli attuali 235 accademici solo 36 sono donne (il 15%) e nella classe di Scienze e tecnica se ne contano appena 8 su 66 (12%). Antonio Di Lorenzo
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