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Elezioni a Este: Matteo Pajola candidato con le Civiche d’Este

Matteo Pajola

Matteo Pajola

Le Civiche d’Este, il gruppo civico più longevo della cittadina e probabilmente della provincia fa partire la corsa elettorale di Matteo Pajola.

Matteo Pajola
Ex assessore di 45 anni, impegnato professionalmente nel credito per le aziende dopo una laurea in giurisprudenza, atestino doc, celibe, è volto noto da 27 anni nella politica cittadina con un civismo come chiave per unire e condividere. Ha alle spalle un mandato e mezzo da consigliere di maggioranza e pure tre anni (dal 2013 al 2016) da assessore alle Attività produttive e ai gemellaggi. «Rappresentiamo il vero civismo atestino» spiega il candidato «e non è un caso che a questa tornata parteciperemo con tanti volti nuovi: fedeltà e affidabilità sono un patrimonio che ha da sempre attratto molti cittadini». Dopo due mandati in maggioranza a fianco del democratico Giancarlo Piva, le Civiche arrivano da cinque anni di opposizione. «In questi anni penso che il nostro modo di governare sia mancato alla città. Pensiamo all’ospedale di Schiavonia: siamo stati l’unico gruppo politico di Este a opporci senza mezze misure alla trasformazione della struttura in Covid Hospital». 

Este, la valorizzazione dell'ospedale

Proprio la valorizzazione dell’ospedale è uno dei punti su cui le Civiche promettono da subito massimo impegno «occorre in primis riportare al centro del dibattito pubblico la questione legata alla sanità. Nel nostro programma puntiamo a rilanciare l’economia locale e aiutare le fasce di popolazione più penalizzate dalla crisi: penso agli anziani e alle famiglie, ma anche ai giovani. La difficoltà delle nuove generazioni ad accedere al mercato del lavoro è una vera emergenza e noi non possiamo permetterci di restare a guardare. Inoltre Este deve assolutamente recuperare il ruolo di riferimento che aveva sul territorio e che durante gli ultimi cinque anni, purtroppo, ha perso» sottolinea Pajola La strada tracciata è dunque quella di un civismo in grado di unire la città, facendo da ponte tra mondi differenti. «Non agiremo mai secondo logiche di palazzo, perché non è nella nostra natura di progetto politico nato in mezzo alla gente. La nostra sola ambizione è restituire a Este il posto che merita: quello di una città efficiente, sostenibile, solidale e proiettata nel futuro» conclude Pajola. (g.z.)
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