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Este è “Città che legge”: premi ai progetti culturali cittadini

Il riconoscimento “Città che Legge” sostiene anche la crescita socio-culturale delle comunità urbane attraverso la diffusione della lettura come valore riconosciuto e condiviso

La città di Este anche per il biennio 2022-2023 ha ottenuto la qualifica di “Città che Legge”. Una speciale qualifica che intende valorizzare l’impegno a svolgere con continuità politiche pubbliche di promozione della lettura sul territorio, dato che la città murata ha dimostrato di essere in possesso di tutti i requisiti richiesti dal bando del Ministero della Cultura-Centro per il libro e la lettura e da Anci. Sono molti infatti i progetti attivi nella biblioteca civica dedicati ai diversi utenti e che coinvolgono le scuole e la comunità grazie anche alla collaborazione di qualificati operatori del settore. Oltre ai consueti servizi di consultazione, prestito, emeroteca, postazioni web, postazioni studio, informazioni bibliografiche, si affiancano molte iniziative di carattere culturale e di diffusione della lettura. Come ad esempio i due “Gruppi di Lettura”: uno dedicato da vari anni agli adulti e dal 2021 anche quello “dei ragazzi”, per i bambini della 4ª e 5ª primaria ed anche il progetto nazionale “Nati per Leggere”, prosegue con entusiasmo, promuovendo la lettura ad alta voce con i bambini più piccoli, favorendo il sostegno e lo stimolo a tutti i processi di apprendimento cognitivo ed emozionale. “Le indagini Isat più recenti hanno testimoniato che, soprattutto tra i più giovani, dopo una crescita importante nel numero dei lettori, avvenuta nel primo decennio degli anni 2000, ora il numero degli appassionati della lettura è in preoccupante calo - spiega l’assessora alla cultura Luigia Businarolo -. In questo contesto, riuscire a mantenere il riconoscimento di “Città che Legge” è un traguardo importante, anche di tipo culturale. Spesso ci lamentiamo che i nostri figli leggono poco a casa e che c’è una sorta di incapacità di comprensione del testo scritto, trasversale fra tutte le età. Non pensiamo che forse questa sia una conseguenza del fatto che viviamo in ambienti in cui, ai libri, è lasciato un posto marginale, anche in termini fisici. Come Città, Este ha deciso di puntare invece molto sul luogo che meglio rappresenta il valore della lettura, la Biblioteca Civica. Lì, in un ambiente che è arredato in funzione dei libri e che li pone al centro dei suoi spazi, si realizzano tante belle attività per ogni fascia d’età, che aiutano le persone ad incontrare la dimensione della lettura e quindi anche ad appassionarsene” conclude Businarolo. Il riconoscimento “Città che Legge” sostiene anche la crescita socio-culturale delle comunità urbane attraverso la diffusione della lettura come valore riconosciuto e condiviso, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva. Giada Zandonà
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