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18.05.2023 - 23:09
Giovanni Rana, il re dei tortellini, ha fatto tappa alla Festa del Prosciutto Veneto DOP a Montagnana. Una sala gremita ad accoglierlo, da Gian Paolo Lovato, sindaco della città murata, a Ubaldo Lonardi, vicepresidente del Consiglio Comunale di Padova e compaesano di Giovanni Rana, ma anche volti noti della politica padovana e tanti cittadini, felici di poter fare un selfie con il “nonno d’Italia”. “La mia presenza a questa iniziativa è ormai una tradizione – ha sottolineato Giovanni Rana – soprattutto per l’amicizia quasi fraterna che mi legava a Gian Antonio Visentin, già presidente del Consorzio di Tutela del Prosciutto Veneto DOP, grande intenditore, appassionato del suo lavoro”. Oggi il pastificio Rana, uno dei leader mondiali della pasta fresca, esporta in 66 Paesi in tutto il mondo. “Da quando ho iniziato, negli anni ’60 – prosegue Giovanni Rana - è stato un grande successo, ma lo scettro l’ha preso, già 25 anni fa, mio figlio Gianluca, e ha proseguito la storia del pastificio, l’ha portato in tutta Europa, ma anche in America dove ormai siamo diventati molto popolari e il cui fatturato è già metà di quello europeo. L’impostazione non è cambiata, la nostra conduzione è sempre familiare, cerchiamo di essere vicini ai nostri dipendenti e accogliere le loro esigenze. Uno dei segreti è senza dubbio quello di continuare nella tradizione, ma anche nel cibo serve innovazione perché dobbiamo tenere in considerazione la diversa componente etnica della società e venire incontro ai sapori che ciascuno gradisce. Io sono partito con un piccolo negozio e due donne che tiravano la sfoglia, ora siamo in 4mila e quest’anno abbiamo compiuto 60 anni di attività. Il tempo è passato velocemente, tanto da non accorgermene, ma una delle gioie più grandi è quella di vedere la gente contenta e sentire che dice: “Giovanni, ho mangiato i tuoi tortellini e sono davvero buoni”: questa è la gratificazione migliore”. Giovanni Rana è un volto noto nelle case degli italiani ed è diventato anche un personaggio televisivo. “Metterci la faccia – ha concluso Giovanni Rana – vuol dire lavorare con impegno, serietà e coraggio. Tutto ciò costa fatica, in azienda facciamo controlli continui per offrire al consumatore un prodotto sano, buono, genuino, realizzato in tempi rapidi e questa è la migliore garanzia. Credo che l’azienda svolga anche una funzione sociale, sia in grado di rappresentare i bisogni di molti e creare una possibilità, come accaduto per noi, nati come piccola impresa provinciale, di potersi confrontare per energie e sogni con i grandi colossi del settore”.
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