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Lotta alla velocità eccessiva, attivi tre nuovi velobox a Este

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I nuovi dispositivi sono stati posti in zone con limite dei 50 chilometri orari e voluti da Saple, il servizio associato di polizia locale euganeo

A ridosso delle zone ad alta residenzialità, le auto corrono troppo: da fine aprile sono attivi ad Este tre nuovi velobox. Si tratta delle colonnine di colore arancione posizionate a bordo strada, all'interno delle quali la polizia municipale inserisce uno strumento mobile per rilevare la velocità di transito dei veicoli. I nuovi dispositivi sono stati posti in zone con limite dei 50 chilometri orari e voluti da Saple, il servizio associato di polizia locale euganeo, che comprende l’installazione dei dispositivi anche nei Comuni associati di Lozzo Atestino, Vo', Cinto Euganeo, Baone e Sant’Elena. “Attraverso un progetto finanziato per 49 mila euro dalla Regione del Veneto e per 35 mila euro in modo proporzionale dai Comuni aderenti, abbiamo acquistato una nuova dotazione per cercare di dissuadere e prevenire l’alta velocità - spiega il comandante della polizia locale di Este, Giacomo Sinigaglia -. Si tratta di undici dispositivi di velobox, di un autovelox mobile bidirezionale, attivi solo con la presenza della pattuglia e di cinque cartelli luminosi che indicano la velocità di viaggio, che verranno installati entro fine maggio nei Comuni aderenti. I controlli sono cominciati ieri e proseguiranno a rotazione mentre l’autovelox sarà usato, sempre in presenza, nelle aree ad alta percorrenza che richiedono maggiori controlli” conclude il comandante. Ad Este i velobox sono stati installati in via F. Petrarca, Deserto e Augustea, mentre due velobox sono stati posizionati a Baone in via Riviera e Ca’ Borini, due a Cinto Euganeo in via Bomba e Cavour, due a Sant’Elena in via C. Battisti e G. Marconi, a Vo’ in via 4 novembre e G. Marconi mentre a Lozzo Atestino saranno presenti due cartelli luminosi di segnalazione della velocità. Non si tratta dei famigerati autovelox fissi, etichettati spesso dagli automobilisti come un modo di far cassa da parte delle amministrazioni, ma di apparecchi richiesti dai cittadini per aumentare la sicurezza in zone ad alta densità abitativa che hanno un limite di velocità dei 50 chilometri orari: “Abbiamo voluto installare dei dissuasori in zone in cui i residenti hanno segnalato da tempo eccessi di velocità che mettevano in pericolo famiglie e bambini - spiega il consigliere comunale Stefano Agujari Stoppa -. Il fine infatti è di moderare l’acceleratore in aree sensibili e caratterizzate da una mobilità debole, come pedoni, runner e biciclette. In questo modo condizioniamo gli automobilisti e in particolare modo i motociclisti ad avere il rispetto dei limiti previsti nelle aree residenziali”. L’amministrazione di Matteo Pajola infatti vuole sottolineare la funzione preventiva e non punitiva: “Si tratta di dissuasori visivi che dovrebbero indurre chi transita al rispetto dei limiti di velocità previsti in quei tratti” conclude il sindaco Pajola. Giada Zandonà
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