Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Basilica di S. Maria delle Grazie, per la cupola due anni di lavori e una spesa di 24 mila lire

este cupola

Alla scoperta delle bellezze storico artistiche della città di Este

Su un progetto redatto dall’architetto estense Giuseppe Riccoboni nato nel 1820 e morto nel 1894, venne realizzata sopra la crociera della basilica di Santa Maria delle Grazie, la cupola in muratura. I primi disegni vennero presentati nel 1885, ma sorsero alcuni dubbi riguardanti uno dei quattro piloni della crociera nel cui interno essendoci stata costruita la scala dell’organo, si pensava non potesse reggere il peso della nuova costruzione, avendo già in modo palese presentato varie fessurazioni nella struttura. Queste criticità, vennero prese in esame con molta attenzione dal Riccoboni, dall’ingegnere Gagliardo e dal capomastro Toffanin; venne deciso che necessitava realizzare uno sperone all’esterno che non permettesse nuovi movimenti, determinati non da cedimenti della fondazione ma dalla spinta orizzontale dell’arco della crociera. La cupola, fondata sui quattro arconi della crociera, fu realizzata nel corso del biennio 1887-1888, all’esterno in forma di ottagono con muri dello spessore di 45 cm, e all’interno in forma di cerchio sagomato con materiale leggero. Per alleggerirne il più possibile il peso, vennero utilizzati in parte mattoni vuoti e la calotta venne realizzata in orditura lignea ricoperta da una lastricatura di rame. Il diametro interno della cupola è di 12,30 metri. Il tamburo, che prende luce da otto finestre centinate, è ritmato da sedici lesene accoppiate, con capitelli di stile lombardesco, e la volta continua sopra il cornicione con otto fasce digradanti che si collegano nella cornice rotonda del lucernario centrale. La cupola venne inaugurata l’8 settembre 1889, dopo che il pittore Giambattista Baldi, aveva affrescato nei pennacchi i quattro Evangelisti e nella cupola le decorazioni architettoniche a finto stucco. L’opera, venne a costare in tutto più di 24 mila lire, ma la bontà dei fedeli e la pianificazione del progetto da parte della commissione della fabbrica, presieduta in modo efficace dal sovrintendente all’amministrazione degli edifici ecclesiastici Girolamo Pietrogrande, fecero in modo tale che l’impresa chiuse i conti in attivo. Andrea Tobaldo
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione