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Coldiretti Padova su Pfas: bene i controlli ma i costi non ricadano sull'agricoltura e sull'allevamento

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pfas-gli-allevatoriPreoccupazione fra gli imprenditori agricoli della Bassa Padovana per i recenti sviluppi sulla questione Pfas, emergenza che da anni ormai sta provocando delle ricadute negative anche nel settore primario. Coldiretti Padova sottolinea che il problema, come già per altre emergenze del passato, pur avendo origini diverse dal mondo agricolo, incide negativamente sulle aziende del territorio. Nella Bassa Padovana sono presenti infatti alcune migliaia di aziende agricole di ortaggi, frutta e piante e numerosi allevamenti. “Ben vengano i controlli, anzi auspichiamo che finalmente permettano di fare chiarezza una volta per tutte. - afferma il presidente di Coldiretti Padova Federico Miotto - Da parte del mondo agricolo c’è la massima disponibilità a collaborare con le autorità sanitarie per dare finalmente delle risposte certe e salvaguardare la salute pubblica. Tuttavia vogliamo sperare che i costi di queste analisi non ricadano sul mondo agricolo e non vadano ad impoverire le risorse destinate al settore primario". "L’agricoltura - continua Miotto - ha già pagato per un problema causato da altri e che ha avuto conseguenze negative per le nostre aziende ancor prima di avere informazioni e dati certi. Siamo i primi ad insistere sulla necessità di garantire la sicurezza alimentare e ambientale, non si siamo mai sottratti alle iniziative che abbiano questo obbiettivo. E’ evidente che i Pfas non sono una conseguenza dell’attività agricola, anzi il settore primario è parte lesa in tutta questa vicenda". Il presidente di Coldiretti Padova si rivolge direttamente alla Regione e chiede infine "di fare chiarezza una volta per tutte e di non assumere iniziative che potrebbero avere ulteriori effetti negativi sulla produzione agricola della Bassa Padovana”.
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