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Este: la nuova era dell’ex Bcc Atestina conti a posto dopo l’incorporazione

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Ad un anno e mezzo dall’incorporazione – non senza polemiche – di Bcc Atestina, la Bcc delle Prealpi chiude l’anno con un bilancio estremamente positivo. Il 2016 della banca di credito cooperativo di Tarzo, nel Trevigiano, si chiude con un utile netto di 8,6 milioni di euro, quasi il doppio di quello approvato nel 2015. “Il trend è quello di un progressivo e costante consolidamento - confermano dalla Bcc delle Prealpi -Un utile netto quasi raddoppiato; indicatori della qualità del credito e di copertura delle sofferenze che ci collocano, in senso migliorativo, al di sopra della media nazionale; un patrimonio di vigilanza che sfiora i 235 milioni di euro, con un Cet 1 (indice di solidità patrimoniale di un istituto di credito) del 17,42%”. Continua il presidente Carlo Antiga: “Sono risultati positivi che si associano a percorsi di rinnovamento estremamente significativi intrapresi negli ultimi anni”. La Bcc delle Prealpi, che come detto ha inglobato anche tutti gli sportelli dell’ex istituto atestino, è reduce dall’ispezione della Banca d’Italia, che non ha evidenziato problematiche. Lo conferma il direttore Girolamo Da Dalto: “Le espressioni favorevoli rispetto ai profili tecnici e al posizionamento di mercato della nostra banca confortano gli orientamenti seguiti nelle strategie intraprese e nella gestione aziendale”. Bcc delle Prealpi ha inoltre scelto, nel quadro della nuova normativa riferita alle Bcc, di confluire in Cassa Centrale Banca piuttosto che in Iccrea: “Quali sono le ragioni a sostegno di tale scelta? Ad orientare il processo decisionale concorrono in via determinante due aspetti - sottolinea Antiga - Le garanzie di solidità patrimoniale e l’interpretazione del modello societario. Il patrimonio del gruppo sarà elevato a 1,2 miliardi di euro di cui 1 miliardo sarà libero e disponibile per dare supporto alle banche del gruppo, assicurando forte stabilità interna e, a differenza di Iccrea, senza necessità immediata di ulteriori conferimenti di patrimonio. Inoltre, il nuovo gruppo avrà un indice di solidità Cet 1 del 23,5% (12,3% in Iccrea), un tasso di copertura dei crediti deteriorati del 75% (65% per Iccrea) e favorevole rapporto costi-ricavi pari al 48,5% (62% in Iccrea)”. Nicola Cesaro
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