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Este. Opposizione al McDonald's in città

Gallana solleva preoccupazioni su salute, traffico e impatto sul commercio locale

Roberta Gallana

Roberta Gallana

Netta opposizione alla costruzione del fast food McDonald's nell'area ex Ferro lungo la strada regionale 10. La consigliera di opposizione Roberta Gallana esprime la sua ferma contrarietà al progetto nella zona residenziale: «L’iniziativa presenta diverse criticità che impattano negativamente sulla salute dei cittadini, sull'assetto urbanistico e ambientale del nostro Comune e, non da ultimo, sull’educazione alimentare delle nuove generazioni». Per la consigliera, in questo modo non si promuove uno sviluppo commerciale sostenibile e non si privilegiano attività con prodotti locali e di qualità. «Inoltre, togliendo gli studenti e i visitatori dal centro storico, si mettono ancora più in crisi i bar e i negozi di quartiere» continua Gallana. «La posizione prevista per il fast food è prospiciente a una zona residenziale e a un’arteria stradale, la Sr10, già congestionata». Gallana sottolinea come l’intervento genererà un aumento significativo del traffico veicolare, con conseguenti problemi di congestione, inquinamento acustico e atmosferico: «Aumenteranno i disagi per i residenti in termini di quiete pubblica e sicurezza. Attendiamo la risposta dell’accesso agli atti che abbiamo richiesto per visionare la convenzione fra il Comune e Real Energy srl, il progetto esecutivo del fabbricato commerciale e delle opere di urbanizzazione, le autorizzazioni edilizie e ambientali rilasciate per la realizzazione del cantiere, nonché le indagini ambientali relative alle operazioni di bonifica del terreno e del nuovo materiale riportato» continua Gallana. «Sarà importante per noi visionare anche la documentazione relativa alla conformità delle nuove strade al Codice della strada e le valutazioni di impatto ambientale e sanitario relative alla cabina di trasformazione elettrica». Il gruppo di opposizione annuncia di interpellare anche la Soprintendenza: «Con grande dispiacere assistiamo alla costruzione di un immobile nel cono visuale del patronato Redentore. Era il 1898 quando Don Angelo Pelà offrì in uso un terreno di proprietà. Sorse così il Patronato Redentore: nella chiesa, l’ampio portico e la casa rustica subito iniziarono i corsi di doposcuola, entrò in funzione una piccola biblioteca, una banda musicale, una società sportiva e una scuola di canto» continua la consigliera. «Qui i ragazzi potevano frequentare “buone compagnie” e il patronato coordinava una “comunità educante”. Oggi, invece, il Sindaco con tanto fervore si compiace per la costruzione di un fast food a cui moltissimi altri paesi vicini hanno risposto con un netto “no grazie”. Riteniamo che il nostro Comune debba promuovere un modello di sviluppo sostenibile e rispettoso dei cittadini e delle giovani generazioni, prestando particolare attenzione alle problematiche ambientali e della salute pubblica» conclude Gallana.

Giada Zandonà 

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