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Este. Colli Euganei, la Riserva della Biosfera entra nel vivo

Coinvolte istituzioni, scuole, associazioni e mondo produttivo

A quasi un anno dal riconoscimento Unesco, la Riserva della Biosfera dei Colli Euganei entra nel vivo della sua organizzazione. A breve sarà infatti definita la governance dell’ente, con la formazione dei principali organismi decisionali. Una struttura necessaria per affrontare le sfide del territorio e cogliere le opportunità offerte dal network internazionale delle Riserve Mab. Il riconoscimento ufficiale è arrivato lo scorso luglio, quando l’Unesco ha inserito i Colli Euganei tra le 759 Riserve della Biosfera presenti nel mondo, di cui 21 in Italia. Un traguardo che premia non solo il valore naturalistico e culturale dell’area, ma anche l'impegno nella tutela ambientale e nella promozione di uno sviluppo sostenibile radicato nelle comunità locali.

Sebbene il Parco Colli abbia promosso e sostenuto la candidatura, la Riserva è un’entità autonoma, distinta dal Parco, con ruoli e funzioni proprie. A inizio maggio si è tenuta la prima riunione operativa dell’Assemblea Consultiva, che avrà il compito di indirizzare e monitorare le attività della Riserva. Ne fanno parte i sindaci e i firmatari della lettera di sostegno alla candidatura Unesco, sottoscritta due anni fa da una rete ampia di realtà locali: associazioni agricole, Regione, Provincia, istituti scolastici, musei, operatori turistici e culturali.

Durante l’incontro, ospitato nella sede del Parco Colli a Este, il presidente Alessandro Frizzarin ha illustrato le prossime tappe. Il cuore decisionale della Riserva sarà il Comitato di Gestione, composto da 25 membri in rappresentanza delle diverse categorie del territorio: cinque delegati comunali, esponenti di Regione e Provincia, Gal Patavino, Consorzio Pro Loco, Ogd Terme e Colli, Bioce, Consorzio di bonifica, Fondazione Cariparo, Camera di Commercio, scuole, associazioni ambientaliste e musei.

A seguire, tra luglio e ottobre, verranno istituiti anche il Comitato Scientifico, la Consulta dei Giovani, la Cabina di Regia e i Tavoli Tematici di Lavoro. Il debutto ufficiale della Riserva sarebbe potuto coincidere con l’organizzazione del Mab Youth Forum, evento internazionale di rilievo per il quale però è mancato il tempo tecnico per formalizzare la candidatura. Ma Frizzarin guarda già avanti: «Lavoreremo per ospitare in futuro il forum delle Riserve italiane, in sinergia con la Riserva del Delta del Po. Sarebbe un bellissimo momento per celebrare l’avvio operativo della nostra Riserva».

Nel frattempo, il primo anno è servito per affrontare due temi chiave individuati anche dall’Unesco: il rinnovo delle autorizzazioni per le cave e l’avvio di una riflessione seria sulla presenza dei cementifici nel territorio euganeo.

Giada Zandonà

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