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La storia

Il viaggio dei sassi di Leonardo: un racconto di amore e ricordo che attraversa il mondo

Un viaggio simbolico per ricordare un bambino speciale e supportare la ricerca scientifica e le famiglie in difficoltà.

sasso per leonardo e alloggio per famiglie

Un piccolo sasso azzurro con il nome “Leonardo” è arrivato fino a Kyoto, in Giappone. Ora riposa tra i jizo, le sculture votive dedicate ai bambini morti prematuramente, circondato da berrettini intrecciati e una stuoia rossa. È uno dei quasi mille sassi colorati che raccontano la storia di Leonardo Zanin, un bambino di nove anni mancato il 18 aprile scorso a causa di una rara malattia. Ogni sasso porta il suo nome e un messaggio: «Leo è stato qui». È il modo con cui mamma Francesca e papà Alessandro hanno scelto di farlo viaggiare ancora, idealmente, nel mondo che non ha fatto in tempo a conoscere. Leonardo era un bambino solare, fantasioso, gentile. Amava la compagnia degli altri e aveva una grande curiosità per tutto ciò che lo circondava. La malattia lo ha colpito a soli sei anni e non gli ha lasciato scampo, ma la sua breve vita ha lasciato un’impronta profonda. Così, nel dolore della perdita, i suoi genitori hanno deciso di fondare l’associazione “Un sasso per Leonardo” per sostenere la ricerca, aiutare altre famiglie e tenere vivo il ricordo del loro figlio. «Pochi giorni dopo la sua scomparsa una collega mi ha regalato un sasso dipinto con un bambino vestito di rosso. Era lui» racconta la mamma. «Quel disegno è diventato il logo dell’associazione. Da lì è nata l’idea di far viaggiare i sassi, ognuno diverso, con cuori, arcobaleni, coccinelle, personaggi delle fiabe». Chi li trova può fotografarli e inviare lo scatto alla pagina Facebook dell’associazione. I fondi raccolti servono a sostenere enti come Città della Speranza, AIL e Fondazione Giovanni Celeghin, ma anche un progetto concreto sul territorio: l’affitto di un appartamento nel quartiere Carmine di Monselice, in collaborazione con Caritas, per accogliere gratuitamente i familiari dei bambini ricoverati all’ospedale di Schiavonia. Uno spazio protetto e dignitoso, dove trovare un po’ di sollievo durante un percorso difficile. Sul sito www.unsassoperleonardo.it si possono trovare tutte le iniziative e i modi per contribuire.

Giada Zandonà

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