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Monselice. Riapre il cinema Corallo dopo tredici anni

Programmazione stabile dal venerdì alla domenica, spazio comunitario e film di qualità per tutti

cinema corallo

Il cinema Corallo, dopo 13 anni di chiusura e programmazioni a spot, ha riaperto ufficialmente al pubblico con una programmazione stabile. “Uno spazio per ritrovare delle relazioni che si erano perse, che sarà poi aperto anche ad altre iniziative. Sarà un cinema con una programmazione per tutti, non faremo né solo film commerciali né film troppo d’essai, ma film di qualità” spiega Marco Trevisan, responsabile della gestione.

Parole condivise dalla stessa parrocchia, rappresentata da Claudio Canella, che ha affrontato una corposa ristrutturazione: “Siamo felici che questa proprietà diventi un bene di tutti e saremo vicini alle iniziative proposte”. A ricordare l’importanza culturale del cinema è intervenuto anche Sante Pirondini, dell’Associazione cattolica esercenti cinema: “Un tempo c’erano i filò in stalla, oggi c’è il filò 2.0 in questo prezioso ambiente dove la gente è invitata a pensare, a dialogare, a fantasticare, a raccontarsi. C’è un concetto importante che vorrei condividere: avete preso il biglietto. Questo non è un negozio dove uno entra e compra qualcosa. Qui vivrete emozioni che non riuscirete a vivere in nessun altro posto e non dovete pensare come a qualcosa che vado a prendere, ma a un posto dove dovete dare. Lo date con la vostra presenza”. Tra il pubblico, nella serata di riapertura a inizio ottobre, era presente anche Giuseppe Ferro, che ha ritrovato molti ricordi accanto al vecchio proiettore: “Stargli accanto mi emoziona e commuove” racconta Ferro. “Avevo 20 anni quando venivo qui ad affiancare l’operatore Eralio Castellin. Ero il suo ragazzo fidato e un giorno in cui lui era ammalato e dovevano fare una proiezione per le scuole mi hanno chiamato mentre ero al lavoro: ‘Tu sei l’unico che può sostituirlo’. Così ho fatto. Una grande responsabilità. Avevo imparato tante cose da Castellin, perché non era mica facile gestire un proiettore così. Oggi ci sono pochi pulsanti, ma un tempo la pellicola si inceppava, bisognava ripararla al momento tra le proteste degli spettatori, regolare gli obiettivi, l’incandescenza. Era affascinante e difficile. Tornare qui questa sera mi ha riportato indietro negli anni e spero con tutto il cuore che la vita del Corallo sia lunga e partecipata”. Ora il cinema Corallo, con le sue poltroncine blu, raccolto dentro un’ex chiesa, dal venerdì alla domenica propone film per famiglie, novità del grande schermo e anche prodotti cinematografici per appassionati.

Giada Zandonà

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