Col tempo, queste specie vegetali e autoctone arricchiranno gli habitat del Medio Brenta fornendo riparo alla fauna locale e contribuendo all'aumento della biodiversità
Undicimila alberi per Parco Fiume Brenta, l’area fluviale che da Bassano si estende verso sud seguendo l’asta fluviale. Sono quattro le zone rivierasche in cui nelle scorse settimane sono stati messi a dimora stati messi a dimora migliaia di alberi con l’obiettivo di arrivare ad un totale di 11 mila: il Parco dell'Amicizia (Tezze Sul Brenta), il Lago di Camazzole (Carmignano di Brenta), l’Oasi di Crosara (Nove) e Le Basse del Brenta (Cartigliano). Un’iniziativa che vede scendere in campo Etra con il progetto Life Brenta 2030 e che coinvolge direttamente i cittadini, in particolare i giovanissimi, delle quattro aree i quali contribuiscono materialmente alla piantumazione e possono anche sostenere i progetti attraverso la pagina dedicata sul sito di Parco Fiume Brenta. L’ambizioso obiettivo di 11 mila alberi e arbusti adottati sarà raggiunto anche grazie a numerose aziendeche hanno creduto nel progetto, visibili sul portale WOWnature nelle pagine dedicate alle singole aree. L’iniziativa ha preso il via lo scorso anno e si colloca nell’ambito degli interventi di miglioramento ambientale previsti dal progetto Life Brenta 2030 co-finanziato dalla Commissione Europea e supportato dai partner di progetto: Etra, Etifor, Consiglio di Bacino Brenta, Comune di Carmignano di Brenta, Veneto Acque, Università degli Studi di Padova e Veneto Agricoltura. “L’obiettivo è quello di fornire agli utenti un’acqua buona e pulita, garantendo la sostenibilità dei prelievi – ha spiegato il presidente di Etra Flavio Frasson - Ecco dunque l’importanza di interventi di conservazione come questo che, attraverso la riqualificazione naturalistica di aree umide, boschi e prati, permettono di migliorare la biodiversità, l’alimentazione della falda e la qualità della risorsa idrica”.“Nel 2016 siamo partiti da un sogno: far collaborare enti, aziende e cittadini per la tutela del nostro fiume e, per farlo, abbiamo creato l’iniziativa Parco Fiume Brenta - ha dichiarato Alessandro Leonardi, amministratore delegato di Etifor – L’area naturalistica del Brenta è la seconda zona fluviale protetta in Veneto per dimensioni: fornisce spazi ricreativi per salute, benessere e sport, acqua potabile a tutto il Veneto, e protegge la biodiversità, da cui dipende la qualità della vita. Piantare un albero, proteggere e migliorare il Brenta è un atto che simboleggia il riconoscersi in una comunità, nelle specificità del territorio e mettere un seme di speranza per le generazioni future”.R.F.
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