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EMERGENZA CASA. BASSANO 1/3

Affitti brevi e l’inaccessibilità delle case: una bomba sociale pronta a esplodere

Il Partito Democratico propone un piano casa per garantire il diritto all'alloggio e regolamentare gli affitti turistici

Maria Di Pino

C'è un tema di alloggi pubblici e famiglie povere che non hanno dove stare. Ma anche di tante famiglie del cosiddetto ceto medio che un reddito ce l'hanno, ma in questo momento a Bassano non riescono a trovare una casa in affitto. Il Partito Democratico scende in campo con la proposta di un piano “per garantire il diritto alla casa, regolamentare gli affitti turistici, recuperare gli alloggi pubblici sfitti e incentivare gli affitti a lungo termine per residenti e studenti”. Un vero e proprio piano casa, fatto di norme e investimenti. «La casa non è un lusso - ha spiegato Maria di Pino, segretaria dem del circolo di Bassano - ma un diritto fondamentale, un pilastro per lo sviluppo delle comunità, per la coesione sociale, per l’attrattiva dei territori. E oggi il Veneto ha bisogno di un piano serio e strutturato per affrontare l'emergenza abitativa». La creazione di un’Agenzia regionale per la casa, Un piano di edilizia residenziale pubblica da 50 milioni all’anno, il potenziamento dei fondi per l'affitto e la morosità, tutela contro gli sfratti e incentivi per alloggi destinati a studenti e lavoratori. Queste le cinque azioni strategiche del piano regionale per la casa e l’abitare. “L’ aumento del costo del denaro, - prosegue la segretaria dem - unito all’inflazione hanno reso l’emergenza abitativa un problema sempre più diffuso tra la popolazione non un problema della fascia più deboli. Tra le categorie più colpite quella degli studenti.” Si tratta di una questione che coinvolge sia il settore dell’edilizia popolare, con tutte le sue implicazioni sociali e urbanistiche, sia il mercato degli affitti privati, con le sue dinamiche economiche e normative. Da un lato, emerge la necessità di garantire alloggi accessibili e dignitosi per le fasce più vulnerabili della popolazione, attraverso politiche abitative efficaci e interventi strutturali. Secondo gli ultimi dati della Cisl in media sono 250 le domande di assegnazione che arrivano negli uffici di Ater. Dall’altro, il mercato privato degli affitti solleva problematiche legate ai costi, all’inflazione, alla disponibilità delle abitazioni e alla tutela degli inquilini, con un impatto significativo sulla qualità della vita nelle città. Non per ultimo il fenomeno degli affitti brevi, con implicazioni significative sia per il mercato immobiliare sia per la vivibilità dei centri urbani. L’aumento degli affitti brevi ha contribuito a una progressiva riduzione della disponibilità di case, facendo lievitare i prezzi -  che può incidere anche del 40% del reddito pro-capite - e rendendo sempre più difficile per i residenti trovare soluzioni abitative accessibili. “Molte città hanno adottato misure per gestire il fenomeno degli affitti brevi, cercando un equilibrio tra il richiamo turistico e la tutela del diritto all’abitare. Anche a Bassano del Grappa la questione si sta facendo sempre più rilevante, rendendo necessaria un’azione regolamentare a livello comunale. La situazione dell’abitare sta assumendo i contorni di un’emergenza sociale - sottolinea la rappresentante del Partito Democratico - ed è fondamentale avviare una riflessione più ampia sull’impatto che questo fenomeno ha sulla comunità e sul mercato immobiliare locale.”

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