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Prevenzione stradale a Santa Giustina in Colle

Prevenzione stradale a Santa Giustina in Colle. Il sindaco: “Comuni, associazioni e scuole: una task force per educare alla sicurezza".

«Comuni, associazioni e istituti scolastici uniti per educare alla sicurezza. A breve organizzerò un incontro tra dieci sindaci della Federazione dei Comuni per mettere a punto attività sul territorio che coinvolgano le associazioni dei famigliari delle vittime della strada e gli istituti scolastici per educare alla prevenzione e alla sicurezza stradale sui banchi di scuola». Il sindaco di Santa Giustina in Colle e presidente della Federazione dei Comuni del Camposampierese presidente Moreno Giacomazzi non ha esitato a raccogliere l’appello lanciato nei giorni scorsi da Franca Barison, presidente dell’associazione “Per non dimenticare” di Camposampiero che ha espresso la sua delusione per non essere riuscita a coinvolgere istituzioni e dirigenti scolastici nello sviluppo di un piano formativo di educazione stradale nelle scuole.

Le parole del sindaco Giacomazzi

«Ringrazio la presidente Barison dell’associazione “Per non Dimenticare”, formata da genitori che hanno perso i figli in tragici incidenti stradali, per aver sollevato la questione. Purtroppo, quanto accade anche sulle nostre strade è una tragedia ormai quotidiana sotto gli occhi di tutti. Come presidente della Federazione, insieme ai colleghi sindaci, faremo in modo di utilizzare tutti i mezzi di informazione possibili per una sensibilizzazione attiva, a partire dai più giovani ma non solo, per una guida corretta, responsabile e con la coscienza che il pericolo è sempre in agguato. È nostra intenzione realizzare, sostenere e ampliare progetti esistenti o nuovi che saranno messi a punto. Lo faremo attraverso una sinergia/collaborazione con le associazioni e le scuole, mettendo a punto dei progetti mirati anche con la collaborazione della nostra Polizia Locale.   L’obiettivo comune, sul quale concentrarci e incanalare gli impegni, dovrà essere quello di promuovere attività sul territorio coinvolgendo specialmente gli istituti scolastici e i vari dirigenti nello sviluppo di un piano formativo di educazione stradale nelle scuole. È un dovere nei confronti di chi ha perso un figlio o un famigliare perché il dolore incolmabile della perdita abbia un senso. E lo è ancor più nei confronti dei nostri ragazzi: una corretta e capillare prevenzione può davvero salvare la vita». (e.r.)
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